Pensiero del giorno 18 gennaio 2023

 

La fede di ogni giorno

 Gesù entrò in una Sinagoga, e lì incontrò un uomo «che aveva una mano inaridita», paralizzata. San Marco dice che tutti lo osservavano per vedere se avrebbe compiuto la guarigione di sabato. Il Signore non si nasconde nè cerca di dissimulare quanto ha in animo di fare; al contrario, invita l’uomo a porsi nel mezzo, perché tutti possano vederlo bene. Poi domandò loro: “E’ lecito in giorno di sabato fare il bene o il male, salvare una vita o toglierla?, ma essi tacevano». Allora Gesù, indignato per la loro ipocrisia, li guardò adirato e insieme «rattristato per la durezza dei loro cuori». Tutti colsero lo sguardo pieno di indignazione di Gesù. E si rivolse all’uomo:« Stendi la mano. La stese e la sua mano fu risanata».

 Il malato, lì  in mezzo, dove era stato invitato a mettersi, si riempì di speranza in Gesù. La sua fede si manifesta nell’obbedire al Signore e nel fare ciò che, per provata esperienza, sa di non essere mai riuscito a fare: stendere la mano. La fiducia nel Signore, facendogli ignorare ciò che tante volte aveva sperimentato, compì il miracolo. Con Gesù tutto è possibile. La fede ci permette di conseguire mete che abbiamo sempre considerato inarrivabili, di risolvere vecchi problemi personali o altri riguardanti il lavoro apostolico che sembravano insolubili, di eliminare difetti radicati.

 La vita di quest’uomo prenderà un’altra direzione dopo il piccolo sforzo richiesto da Cristo; è quanto il Signore chiede anche a noi, nei fatti più ordinari della vita quotidiana. Oggi dobbiamo considerare «che il cristiano è chiamato a esercitare la fede, la speranza e la carità nella sua comune esistenza quotidiana, nelle occasioni più semplici, nelle circostanze abituali della sua giornata; perché è qui che si rivela la condotta di un’anima che riposa in Dio». E abbiamo bisogno dell’aiuto del Signore per superare la nostra incapacità.

 La fede va vissuta, e deve informare tanto le decisioni grandi quanto, quelle piccole; e, ordinariamente si manifesta nel modo di affrontare i doveri quotidiani. Non basta accogliere le grandi verità del credo, avere, magari una buona formazione; è necessario, anche, viverla, praticarla, esercitarla; deve generare una vita di Fede che sia insieme, frutto e manifestazione di quanto si crede. 

Dio ci chiede di servirlo con la vita, con le opere, con tutte le forze del corpo e dell’anima. La Fede è qualcosa che ha a che fare con la vita, la vita di tutti i giorni; l’esistenza umana appare come una proiezione della fede, come un vivere in accordo con ciò che si crede, con quel che si sa essere la volontà di Dio riguardo alla vita di ciascuno. E noi, abbiamo Vita di fede? La fede influisce sul nostro comportamento, sulle decisioni che prendiamo?. 

L’esercizio della virtù della fede nella vita quotidiana si traduce in quel che comunemente si usa definire visione soprannaturale, che consiste nel vedere le cose, anche le più ordinarie, quanto appare banale, in relazione con il piano che Dio ha su ogni creatura in ordine alla sua salvezza e a quella di molti altri; si traduce nell’abitudine «a muoversi nelle attività quotidiane guardando Dio con la coda dell’occhio per capire se facciamo le cose nel modo giusto; a scoprire Dio attraverso le creature; a intendere al di là di quello che il mondo chiama caso o fatalità; accogliere la sua impronta dovunque».

Da: Parlare con Dio, Vol III, Francisco Fernandez-Carvajal 

SANTA GIORNATA!