Pensiero del Giorno 19 novembre

Ave Maria!

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e gli posero questa domanda: “Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se a qualcuno muore un fratello che ha moglie, ma senza figli, suo fratello si prenda la vedova e dia una discendenza al proprio fratello. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette; e morirono tutti senza lasciare figli. Da ultimo anche la donna morì. Questa donna dunque, nella risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie”. Gesù rispose: “I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni dell’altro mondo e della risurrezione dai morti, non prendono moglie né marito; e nemmeno possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, essendo figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgono, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando chiama il Signore: Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe. Dio non è Dio dei morti, ma dei vivi; perché tutti vivono per lui”. Dissero allora alcuni scribi: “Maestro, hai parlato bene”. E non osavano più fargli alcuna domanda.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Gesù è messo alla prova con una sottile questione giuridica che riguarda i nostri rapporti nella vita che ci aspetta quando la nostra parentesi terrena sarà finita. La gloria in Dio ed essere immersi nel suo amore certamente travalica ogni schema e rapporto umano. Nella vita in Dio, nella sua completa rivelazione, che ci sarà donata in abbondanza, trovano posti tutti gli amori umani, rivestiti di nuova luce e forza. Le nostre relazioni umane troveranno tutte la stessa fonte; saranno tutte dirette ad un unico Amore che assorbirà e completerà tutto e tutti. Non vi potranno essere distrazioni e non saranno possibili esclusioni. La fonte di ciò è proprio l’amore di Dio. La sua rivelazione completa sarà allora immutabile; la nostra temporalità sarà trasfigurata in Dio con una scintilla del suo Eterno; noi saremo vivi perché sempre in relazione con il Dio vivo dei vivi che è fonte inesauribile e mai prosciugabile. Il cibo che permetterà la nostra vita sarà un cibo per la vita eterna; avremo l’acqua che disseterà per sempre. Ci siederemo a quel pozzo al quale Gesù aveva invitato la Samaritana. Gesù è chiaro: la nostra fede nella resurrezione si basa sulla nostra fede in Dio; del Dio vivente la cui gloria, diceva sant’Ireneo è l’uomo vivente. Vita e morte non sono più categorie che riguardano il nostro essere «naturale» ma il nostro rapporto con Dio, che è la nostra meta «naturale».

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana. L’essere “come angeli di Dio” nella vita eterna esprime il superamento di quella dialettica tra corpo e spirito che è la connotazione e anche la fatica del nostro essere uomini e donne quaggiù. Tutto questo sarà superato ma bisogna che fin d’ora noi viviamo da “figli della resurrezione”. Figli della risurrezione – dice Gesù – si diventa, vivendo da figli di Dio: uomini e donne che non lasciano sedimentare in sé segni di morte, ma si aprono ad accogliere e curare la vita. Questa mattina ti invito a riflettere sulla tua identità di figlio della resurrezione e quindi ti esorto ad assaporare e diffondere quel “gusto della vita” che è “vita nuova” in Cristo Gesù. Nella preghiera, rivolgiti al Signore con questa invocazione: “Signore, che sei risorto dai morti perché fossimo con te con-risorti in speranza, dacci di aprirci a pensieri e sentimenti di pace, di progresso nella bontà, nella gentilezza, nella promozione di chi ci sta accanto. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA, BUON FINE SETTIMANA E

IL SIGNORE TI BENEDICA.