Pensiero del Giorno 2 aprile

Ave Maria!

Dal Vangelo secondo Giovanni

In quel tempo, all’udire le parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: “Questi è davvero il profeta!”. Altri dicevano: “Questi è il Cristo!”. Altri invece dicevano: “Il Cristo viene forse dalla Galilea? Non dice forse la Scrittura che il Cristo verrà dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide?”. E nacque dissenso tra la gente riguardo a lui. Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso. Le guardie tornarono quindi dai sommi sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: “Perché non lo avete condotto?”. Risposero le guardie: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”. Ma i farisei replicarono loro: “Forse vi siete lasciati ingannare anche voi? Forse gli ha creduto qualcuno fra i capi, o fra i farisei? Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!”. Disse allora Nicodemo, uno di loro, che era venuto precedentemente da Gesù: “La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?”. Gli risposero: “Sei forse anche tu della Galilea? Studia e vedrai che non sorge profeta dalla Galilea”. E tornarono ciascuno a casa sua.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Ci avviciniamo alla Settimana Santa e la liturgia odierna ci presenta il conflitto tra Gesù e i capi della sua nazione; è un momento di controversie, di ostilità verbali, prima che l’ostilità si manifesti con azioni concrete. Alcuni ascoltatori di Gesù si convincono: “Questi è davvero il profeta”, o addirittura: “E’ il Cristo”. Ma nella loro ignoranza pensano che Gesù non sia della stirpe di Davide, credendo che sia nato a Nazaret di dove proviene, altri fanno obiezioni. I nemici di Gesù approfittano del dissenso e tentano di arrestarlo, non vogliono ascoltarlo, si turano le orecchie, chiudono gli occhi per non vedere, per non riconoscere la verità. La persona di Cristo suscita contraddizione, divisione. San Giovanni ci trasmette alcuni dettagli preziosi sulla vita di Gesù, del suo ministero pubblico. La prospettiva di questo brano del Vangelo ci fa quasi credere che Cristo sta in mezzo alla folla, e ascolta i commenti che si facevano sulla sua persona. I pareri sono contrastanti. Ma fin d’allora Cristo ci sta redimendo proprio col sacrificio del compimento del dovere quotidiano più umile. Allo stesso momento, la scena è carica di tensione. Gesù non ha paura, segue tranquillamente la sua strada, è pronto a realizzare il progetto di Dio di salvare gli uomini. Un’altra cosa giusta è la dichiarazione delle guardie inviate ad arrestarlo, rispondono: “Mai un uomo ha parlato come parla quest’uomo!”. Domandiamo la grazia di essere accoglienti della parola di Dio che ci giunge in tanti modi, irradiati dalla luce di Dio. Così saremo veri discepoli di Cristo e lo aiuteremo a realizzare o a stabilire sulla Terra il regno di Dio.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana. Anche nella storia di oggi, capita, a volte, che la voce dei piccoli, dei poveri, degli emarginati, di coloro che vengono ritenuti senza qualifiche, esprima meglio la realtà delle cose e delle persone. Senza il filtro del pregiudizio, la verità è più trasparente. Mentre le ristrette categorie mentali di coloro che detengono il potere economico, sociale, culturale e pure religioso portano alla discriminazione, al giudizio negativo, all’esclusione. Anche oggi, le guerre in cui vengono massacrati tanti civili inermi, la paura demonizzante dello straniero, del rifugiato sono esempi di uno stile di reazioni negative che possono richiamare il processo preventivo a Cristo Gesù. Questa mattina ti invito a considerare se nel tuo agire, pensare o parlare, ti lasci condizionare o guidare dai pregiudizi o da false informazioni. Domanda al Signore la grazia di un cuore puro e di pensieri puliti che lascino spazio alla verità. Nella preghiera rivolgi al Signore questa supplica: “Gesù dammi di decidermi in cuore a fare gran conto della tua Parola e di setacciare lì tutte le altre parole. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.