Pensiero del giorno 21 dicembre 2023

 

SESTO GIORNO

Secondo sermone nella vigilia del Natale del Signore

Sul canto che annuncia: “O Giuda e Gerusalemme..”(Resp)

Alla sua luce impariamo la scienza

Accendiamo allora per noi la luce della scienza a quella stella così grande e splendente, come dice il Profeta, prima di uscire dalla tenebra di questo mondo, per non passare dalle tenebre ad altre tenebre, e tenebre eterne. Quale è poi questa scienza? Certamente il sapere che verrà il Signore anche se non possiamo sapere quando verrà. Questo è tutto quello che viene chiesto a noi. “Ma – dici tu – questo lo sanno tutti” Chi, infatti, che sia cristiano anche solo di nome, non sa che il Signore verrà, che verrà a giudicare i vivi e i morti e a rendere a ciascuno secondo le sue opere? «Questa scienza non è di tutti, fratelli miei, e neppure di molti; è di pochi perché davvero pochi sono quelli che si salvano. Credi forse che coloro che hanno compiuto il male si rallegrano ed esultano per le cose peggiori sappiano o pensino che verrà il Signore? Se anche fossero proprio loro a dirlo tu non voler credere loro, poiché chi dice di conoscere Dio e non osserva i suoi comandi è un mentitore. L’Apostolo dice: Confessano di conoscere Dio ma con i fatti lo negano47 poiché la fede senza le opere è morta48, Non si sarebbero così contaminati con ogni impurità se avessero conosciuto e temuto la venuta del Signore ma avrebbero certamente vigilato e non avrebbero permesso che le loro coscienze venissero ferite così gravemente.

Penitenza, correzione e devozione

Questa scienza poi opera in un primo momento la penitenza, cioè il dolore, che muta il riso in pianto, il canto in lamento, la gioia in afflizione, e comincino a dispiacerti le cose che prima ti piacevano molto, e tu abbia orrore in modo particolare proprio delle cose che prima desideravi. Così (infatti)è scritto, che colui che aumenta la scienza aumenta anche il dolore49. In modo che il dolore che ne segue sia la prova di una scienza santa e vera.

In un secondo momento poi opera la correzione, in modo che tu non offra più le tue membra al peccato come armi di ingiustizia, ma reprima la gola uccida la lussuria, abbassi la superbia faccia servire alla santità il corpo che prima aveva servito all’ingiustizia. ‘La penitenza, senza correzione non serve, come dice il Sapiente: Uno edifica, l’altro abbatte: che vantaggio se ne ricava oltre la fatica?50. A colui che si purifica per aver toccato un morto, e di nuovo lo tocca non serve a nulla essersi lavato, ma, secondo la Parola del Salvatore, deve stare attento perché non gli capiti qualche cosa di peggio. Ma poiché una situazione così non può continuare troppo a lungo, a meno che il cuore vigili instancabilmente e presti attenzione a se stesso con molta cura, in un terzo momento (questa scienza) opera la vigilanza attenta in modo che ormai l’uomo comincia a camminare pieno d’affezione con il suo Dio, e in ogni minimo aspetto cerca di non offendere, neppure in cose di pochissima importanza, lo sguardo di quella tremenda maestà.

Nella penitenza si accende, nella correzione arde nell’affezione risplende, per essere rinnovato all’interno e all’esterno.

Preghiere della Novena

Preghiera a Maria e Giuseppe

Maria santissima, madre di Gesù e madre

nostra, glorioso patriarca san Giuseppe, padre

putativo di Gesù, accompagnateci in

questa novena che desideriamo fare in vostra

compagnia perché sia gradita a Gesù e

giovi al bene delle anime.

Aiutateci a preparare tutto l’occorrente per

il prossimo Natale del Verbo incarnato nella

grotta di Betlemme. Egli desidera trovare

cuori che lo accolgano, che lo custodiscano,

lo riscaldino e lo confortino. Oggi pensiamo

di preparare il canto. Procureremo che sia

armonioso come un cantico nuovo ed imiti

la voce della tortorella quando comincia la

primavera, quello della colomba nella fenditura

della roccia, e il canto degli angeli

che intonavano il Gloria sulla grotta. Amen.

Promessa a Gesù bambino

O dolcissimo bambino Gesù, che per amor

nostro volesti nascere povero, misero, privo

di tutto, esposto al freddo e a tutti i patimenti,

desideriamo preparare tutto ciò che può

confortarti e consolarti nel tuo Natale, mediante

l’esercizio delle virtù cristiane. Oggi,

con l’aiuto della tua grazia, ci impegniamo a

preparare il canto. Per questo promettiamo

di evitare parole inutili, recitare il “Confesso

a Dio” (vedi sotto) e visitare il Ss.mo Sacramento.

O Spirito Santo, aiutaci a preparare questo

dono per il prossimo Natale, ma soprattutto

rinnovaci nell’intimo del cuore. Amen.

Preghiera al Santo del giorno

O glorioso sant’Antonio di Padova, che

avesti il privilegio di stringere tra le braccia

il bambino Gesù, aiutaci a prepararci degnamente

al santo Natale, perché Gesù rinasca

nei nostri cuori con la sua grazia, col

suo amore e con la sua divina presenza regni

in tutti noi. Amen.

Pater, Ave e Gloria

Invocazione del giorno

O Chiave di Davide,

vieni e libera dal carcere lo schiavo!

Confesso

Confesso a Dio onnipotente e a voi fratelli che

ho molto peccato in pensieri, parole, opere e

omissioni per mia colpa, mia colpa, mia grandissima

colpa e supplico la beata sempre vergine

Maria, gli angeli, i santi e voi fratelli di pregare

per me il Signore Dio nostro.

Fonte: Sant’Annibale Maria Di Francia, Novena di Natale, Curia Generalizia dei Rogazionisti – Roma

SANTA GIORNATA!