Pensiero del Giorno 21 marzo
Ave Maria !
“Oh, se il mio signore potesse presentarsi al profeta che è a Samaria,
certo lo libererebbe dalla sua lebbra.” 2 Re 5,1-15 a
Il brano del libro dei Re, offertoci dalla odierna liturgia, è popolato da varie persone. Quelle più in evidenza sono certamente il lebbroso comandante siriano Naamàn, e il santo profeta Elia; anche i servi di Naamàn hanno la loro parte importante nella vicenda del loro padrone, che convincono a seguire quanto detto da Elia.
Tuttavia c’è un’altra persona, di cui si fa solo un cenno iniziale e subito scompare dal racconto, per la quale provo grande simpatia: è la giovanissima israelita rapita dalla sua terra e finita a servire come schiava la moglie del condottiero lebbroso.
Solo Dio conosce il suo nome, ma la sua parte è di un’importanza capitale: avrebbe potuto portare odio e rancore verso chi la teneva asservita in terra straniera, avrebbe potuto tacere riguardo al profeta di Samaria e magari anche gioire per la terribile malattia che colpiva il suo padrone. Invece prova pietà per lui e comunica alla moglie un gran buon consiglio. Che umiltà! Che compassione! Che bontà! È grazie a lei che Naamàn arriva ad Eliseo e – quindi – alla guarigione.
Non sono un esegeta e forse sbaglio, ma in questa giovane donna umile e compassionevole non riesco a non vedere una piccola ma limpida figura di un’altra giovane Donna della terra di Palestina. Avete già capito di chi si tratta! Don Marco
*Ognuno di noi può essere quella donna e tramite piccole azioni possiamo fare del bene, rendiamoci strumenti nelle mani di Dio per donare amore e bontà ai nostri fratelli.
Santa Giornata!