Pensiero del giorno 26 novembre
Ave Maria!
«State bene attenti» Lc 21,34-36
Terminato il suo discorso sulla rovina della Gerusalemme terrena e sulla fine di questo mondo, che lascerà il posto alla piena realizzazione del Regno di Dio, il Signore Gesù conclude esortando noi suoi discepoli alla diuturna vigilanza, per non farci sorprendere dagli avvenimenti e non trovarci impreparati ad accogliere Lui, nostro Sposo e Re.
Come primo avvertimento, Gesù ci invita ad astenerci da un uso scorretto di tutto ciò che può infiacchire la nostra volontà e indebolire la capacità intellettiva: cibo, bevande inebrianti, ed anche – direi – gli odierni mezzi di informazione e comunicazione, molto utili ma anche estremamente pericolosi. Insomma, essere in tutto temperanti, evitando ogni abuso.
Il Signore, poi, ci esorta ad essere uomini e donne di preghiera assidua, chiedendo la forza necessaria per sfuggire il male e perseguire il bene. Il “vegliare e pregare in ogni momento” si realizza con la fedeltà ai Sacramenti; con il servire Dio nel prossimo; con il dedicare alla preghiera mentale e vocale generosi spazi di tempo, e con il vivere alla presenza di Dio le varie occupazioni della giornata: iniziandole nel nome di Dio, ritornando di sovente a Lui con “occhiate interiori” e brevi invocazioni o litanie, terminandole infine ancora nel nome di Dio con rendimento di grazie ed eventualmente con richiesta di perdono.
Se avremo perseverato nell’attesa vigile del Signore Gesù, quando compariremo al suo cospetto, Egli ci riconoscerà come suoi discepoli, forse un po’… discoli e probabilmente bisognosi di purificazione, ma animati da una Fede operosa e custodi della sua Grazia vivificante.
Pace e bene
SANTA GIORNATA!