Pensiero del giorno 3 dicembre
Novena all’Immacolata
di San Francesco Antonio Fasani
V° GIORNO (3 dicembre)
Sicut duo hinnuli gemelli capreae.
(Cantico VII, 3)
Come due teneri capretti gemelli.
- punto
Considera, o anima, come Maria ebbe nella sua Concezione l’intelletto e la mente piena di scienza e di sapienza divina, in guisa da conoscere profondamente con l’abito della fede e con i doni infusi la maestà, la grandezza, le perfezioni di Dio. Così conobbe la bontà di Lui diffusa in tutte le creature, l’Onnipotenza con cui le ha create e le conserva, la Provvidenza con cui le regge e governa, la Misericordia con la quale perdona, la Giustizia con cui punisce, e tutti gli altri attributi di Lui. In tal modo da quel primo istante e per sempre conservò Maria la sua mente occupata in Dio; e quantunque avesse una piena scienza delle creature, non per tanto deviò mai l’intelletto dal centro suo.
E qui, che, sebbene per l’ordinario la scienza gonfia, pure la pienezza di una scienza sì sublime non rese gonfio in maniera alcuna il suo spirito, ma fu sempre umilissima nella cognizione di se stessa. Tu, al contrario, sei ignorante di Dio, mantenendo la tua mente oziosa ed occupata nelle scienze vane delle creature …. oppure, se hai qualche notizia del Creatore, subito la superbia t’innalza a voler sapere di Dio quello che non spetta.
O Vergine beatissima, Voi che siete invocata la sede della Sapienza – Sedes sapientiae – illuminate, Vi prego, la mia mente della cognizione vera e necessaria del mio Dio!
- punto
Considera, come anche la volontà di Maria fu ripiena di una ferventissima divozione a Dio. La divozione consiste principalmente nella virtù di pregare, e Maria fu quella creatura divotissima, che conservò sempre in orazione il suo spirito, eleggendo Dio dal primo istante della sua Immacolata Concezione, come il suo Diletto soavissimo da tenerne sempre ripieni la mente e il cuore.
O Maria, – Vas insigne devotionis – vaso insigne di divozione, beatissima Voi! O anima che mediti, donde viene che oggi è mancata l’osservanza della divina legge? Perché è mancato lo spirito dell’orazione: – nemo est qui recogitet corde – non vi è nessuno che rifletta in cuor suo! Anche negli ecclesiastici si studia Dio, si predica Dio, s’insegna Dio, si disputa Dio; negli Evangeli e nelle scritture si legge di Dio …. eppure si ha uno spirito arido, senza divozione a Dio.
Scienza assai, e orazione niente; ogni pabolo è per l’intelletto, e niente per la volontà. In carità Vi prego, o Maria, a farmi amica l’orazione, acciocché a vostra imitazione possa io pure dire al Signore: «la meditazione del mio cuore è sempre rivolta al tuo cospetto» meditatio cordis mei in conspectu tuo semper! (Salm. XVIII, 14).
- punto
Considera, come la mente e la volontà di Maria sono dalle sacre carte paragonate, per la uguaglianza di pienezza, a due teneri caprettini gemelli: sicut duo hinnuli gemelli capreae. I gemelli sono quelli che, nati al medesimo parto, sono eguali nell’altezza e grandezza; così Maria fin dal primo istante di sua Immacolata Concezione, ebbe una mente piena di scienza di Dio, ed una volontà ugualmente piena di divozione a Dio. E questa pienezza fu di tal guisa uguale nelle due potenze, che non fu maggiore nel Suo spirito la scienza, che la divozione.
O anima che mediti, quanto si manca da te in questa uguaglianza! Quando tu arrivi a fare una mezz’ora di orazione mentale, stimi di aver fatta gran cosa; e mentre ti senti trasportata dallo Spirito a prolungare la dimora del tempo, per gustare quanto è dolce il Signore, allora appunto l’abbandoni. Che dire, dunque, di te, che cibi la tua volontà, ma non la riempi?! Non la divina grazia, ma tu… metti tu i limiti alla tua divozione…; a volontà tua tassi la bontà di Dio, di volere quel tanto e non più. Come, Dio può riempire lo spirito tuo di divozione?… E per questo non cammini avanti nella vita dell’orazione, ma resti in un medesimo stato e, forse… vai indietro!…
O Maria, Maestra di sapienza e vaso insigne di devozione, donate al mio spirito, per vostra gran clemenza, un santo fervore per potere, con una vita divota, sacrificarmi a Dio.
Preghiera 5° giorno -Tu onorificentia populi nostri
Tota Pulchra
Tota pulchra es Maria, et macula originalis non es in te. Tu gloria Ierusalem, tu laetitia Israel, tu honorificentia populi nostri, tu advocata peccatorum. O Maria! O Maria! Virgo prudentissima, Mater clementissima, ora pro nobis, intercede pro nobis, ad Dominum Iesum Christum. |
Tutta bela sei, o Maria e macchia di peccato non è in te. Tu sei la gloria di Gerusalemme, tu sei la letizia di Israele, tu sei l’onore della nostra gente, tu sei l’avvocata dei peccatori. O Maria! O Maria! Vergine prudentissima, Madre clementissima, prega per noi, presso il Signor Gesù Cristo. |
Tu onore del nostro popolo.
Sì o Maria, tu sei l’onore di ogni creatura perché il tuo sì ha ricordato all’uomo la sua capacità di essere santo e di poter dire sì a Dio, tornando a vivere l’intimità con Lui. Ci gloriamo, noi tuoi figli, del tuo Fiat e ti preghiamo di illuminare sempre i nostri passi verso la Volontà di Dio. |
Preghiera
O Aurora rilucente di bellezza, Vergine Maria, ci congratuliamo con te del mistero del tuo Immacolato Concepimento che è stato principio di salvezza di tutto il genere umano e il giubilo di tutto il mondo. Ringraziamo e benediciamo la SS. Trinità che ha così magnificato e glorificato la tua persona. Ti supplichiamo di ottenerci la grazia di saper trovare profitto della Passione e Morte e del tuo Gesù, perché non sia per noi inutile il Sangue sparso sulla Croce, ma viviamo santamente e ci salviamo. Ave Maria…
OREMUS O Dio, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen
O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te!
Fonte in parte: https://www.divinarivelazione.org/una-preghiera-per-te/novena-allimmacolata-concezione/