Pensiero del Giorno 31 maggio

La Salve Regina V Parte

Speranza nostra salve

 

Vita dolcezza, Speranza nostra Salve!

Dopo che è stata invocata come vita e dolcezza, Maria è detta anche speranza nostra. Maria è detta speranza soprattutto dei peccatori perché ne è il rifugio; è l’Avvocata presso suo Figlio ottenendo loro ogni Grazia e Misericordia, la conversione del cuore e la salvezza eterna. Anche San Giovanni Bosco presenta Maria come la speranza della chiesa: egli vide in un sogno la nave della chiesa che sballottata dalle onde del mare e aggredita da tutte le parti, si dirigeva e trovava riparo nel porto tra due colonne sulle quali splendevano rispettivamente un’ Ostia luminosa e la figura dell’Immacolata. Le grandi speranze della chiesa sono appunto l’Eucaristia e Maria con le quali essa vince tutte le battaglie scatenate dall’inferno. La chiesa intera acclama Maria speranza dell’umanità. In merito, il concilio Vaticano II così si esprime nella costituzione dogmatica “Lumen Gentium”: ” La madre di Gesù, come in cielo in cui è glorificata nel corpo e nell’anima, costituisce l’immagine e l’inizio della chiesa che dovrà avere il suo compimento nell’età futura; così sulla terra brilla ora innanzi al peregrinante popolo di Dio quale segno di sicura speranza e di consolazione fino a quando non verrà il giorno del Signore”.

La speranza Cristiana

Si parla di speranza. Ma che cos’è la speranza Cristiana? La speranza qualifica l’uomo come l’amore. Nella speranza si manifesta l’aspirazione più fondamentale che anima una vita. Per giudicare qualcuno non ci si può limitare a ciò che è attualmente e a ciò che ha fatto finora, perché se ha una speranza ha ancora delle possibilità di liberarsi dalle limitazioni che hanno impedito alla sua vita di espandersi e dalle prove che l’hanno gravata. Chi spera in un avvenire migliore vi tende con tutto il suo essere. Ma parlando di speranza dobbiamo precisare che altra è la speranza Cristiana, altra quella umana. Speranza Cristiana è una delle tre virtù teologali infuse nell’anima del battezzato assieme alla Grazia santificante. Sono dette virtù teologali perché infuse da Dio, hanno oggetto Dio, tendono a Dio. La speranza è attesa delle promesse di Dio. Si attende e si spera con incrollabile certezza di poter raggiungere e godere un giorno la vita eterna e cioè il possesso di Dio. La certezza è data appunto dalla fede in Dio che non può né vuole ingannare nessuno, Gesù ha detto: “il cielo e la terra passeranno ma le mie parole non passeranno”(Lc 21, 33). Anche la speranza naturale attende, ma non con certezza assoluta; spesso infatti l’attesa è risultata e può sempre rivelarsi mera illusione. La speranza Cristiana quindi non è semplicemente un’idea o sensazione ma dono e conquista che si inserisce nel tessuto vivo di ogni esistenza. Chi è animato della speranza per questo solo fatto diventa capace di uno sforzo immenso per ottenere il compimento di ciò che spera. La Sacra Scrittura afferma con forza che solo Dio è la speranza dell’uomo. Perché Lui solo è l’Onnipotente che può risolvere ogni problema, Lui solo è la bontà infinita che dona senza interesse e si muove a pietà di tutti i miseri e i bisognosi, Lui solo è l’immutabile e perciò inattaccabile dai tempi e dalle passioni.
È su queste basi che si susseguono nella sacra scrittura testi bellissimi che esaltano Dio come speranza unica dell’uomo. E tuttavia dicendo che solo Dio è la speranza dell’uomo si vuole escludere ogni e qualsiasi speranza e fiducia nelle creature? Si vuole escludere solo quella fiducia che è in chiara opposizione al Creatore. Infatti pure affermandosi nei libri Santi che solo Dio è Padre e Maestro, è comunque legittimo l’uso di chiamare padre il proprio genitore e maestro chi ci istruisce. Dio rende partecipi le creature dei suoi beni, è  Lui perciò che le rende anche concause con Lui stesso.

Maria speranza dell’umanità

Lo stesso discorso vale a proposito della mediazione di Maria Santissima. Il mediatore tra Dio e l’uomo tra cielo e terra è uno solo, Cristo in quanto uomo. Le grazie le concede solo il Re e tuttavia egli non disdegna l’intercessione e la mediazione. Mediazione tanto più efficace quanto più è caro il mediatore: è il caso di Maria la madre di Gesù, la prediletta di Dio, la gloriosa Regina del cielo e della terra. Il Re del cielo perché è bontà infinita sommamente desidera di arricchirci delle sue grazie, ma perché da parte nostra è necessaria la confidenza, per accrescere in noi questa confidenza ci ha donato la Madre e Avvocata, la sua stessa madre a cui ha affidato tutta la potenza di aiutarci e perciò vuole che in lei collochiamo le speranze della nostra salute e di ogni nostro bene. Senza dubbio i fondamenti per ritenere  Maria speranza dell’umanità ci sono offerti dalla stessa Sacra Scrittura. Dio da speranza agli sconfitti e umiliati promettendo e presentando loro la Donna immagine della chiesa e di Maria che avrebbe riportato vittoria sul serpente: “io porrò inimicizia tra te e la donna tra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa e tu le insidierai il calcagno” (Gen 3, 15). Parole di speranza tanto più preziose quanto più tragico e tenebroso appariva al momento della caduta. Maria appariva all’orizzonte come promessa e anche, come dice il citato Testo Conciliare, come segno di speranza all’umanità umiliata… Chi vede il segno va col pensiero alla cosa significata.
Segno di speranza Maria lo sarà soprattutto nella sua Concezione Immacolata perché vittoriosa di Satana, del peccato e della morte proclamava anche la vittoria di tutta l’umanità sul diavolo e sul peccato, suo mortale nemico. Dio ha operato la redenzione e vinto il diavolo e liberato dai ceppi di una multiforme schiavitù fisica e morale servendosi di Lei. Ha donato e dona la salvezza attraverso lei. Il cielo ha voluto confermare questa consolante realtà con segni incontrovertibili. Basta riflettere sui dettagli delle famose apparizioni a tre bambini di Fatima..

Maria donna e mamma insegna all’uomo la speranza

Maria donandoci Gesù ha dato è tuttora dona tutto alle anime perché dona Dio, la salvezza, la vita eterna. Per questo essa può ben dirsi la nostra speranza e infatti i Santi e le anime chiedono e sperano appunto di poter avere più intimamente, più personalmente quel Dio che è il bene e la speranza di tutti. Da aggiungere pure che Maria è donna e mamma; due realtà di bontà e di misericordia che Dio ha voluto a favore dell’uomo perché Dio avrebbe scelto la donna per donarsi e perché avrebbe voluto per noi che ci fosse accanto alla mamma terrena anche quella celeste se non fosse per un di più di amore e di misericordia e di tenerezza. E se l’uomo spera enormemente nella mamma carnale perché non dovrebbe sperare infinitamente di più da Maria la mamma che personifica addirittura la bontà e l’amore. E Dio che è la fonte stessa della bontà e della Misericordia non avrebbe voluto Maria proprio quasi per costringersi a farsi disarmare nella sua più terribile maestà e giustizia.
Maria può dirsi nostra speranza anche nel senso che insegna all’uomo come deve sperare. Il fatto che Dio si sia incarnato nascendo verginalmente da una donna invita a riflettere sul legame che intercorre tra femminilità e speranza; il mistero dell’Incarnazione implica la cooperazione dell’uomo e della donna, Gesù e Maria. Anche da Maria perciò l’anima può e deve apprendere come si spera e si attende. Per molteplici motivi dei quali ne sottolineiamo solo uno: Maria è speranza nostra anche perché apre prospettive nuove perfino alla donna che per una ragione o l’altra non è arrivata al matrimonio. Inoltre Maria è fonte di speranza anche come vergine in effetti per il fatto che, pur tutta consacrata alla gloria di Dio, diviene alla fine stupendamente feconda molto più di tutte le donne che generano, Ella diviene un misterioso appello a una fecondità più nascosta ed a una migliore apertura al prossimo in vista di un arricchimento spirituale della chiesa del mondo.

Invocandola “speranza nostra” cosa si spera da Maria?

Si spera di ottenere per la sua potentissima intercessione, la santificazione, la salute dell’anima e del corpo, la salvezza eterna, il perdono dei peccati, l’abbondanza della grazia, il dono della Pace ed il superamento delle prove della vita. Si invita a sperare sempre specialmente quando tutto si oscura e la tempesta squassa paurosamente le fondamenta stesse della propria esistenza.

San Bernardo scrisse:

” Maria è la stella splendente e unica necessariamente elevata sul mare maestoso e immenso della vita dardeggiante di meriti e lucente di esempi. O tu che nell’instabilità continua della vita presente ti accorgi di essere sballottato tra le tempeste senza punto sicuro dove appoggiarti, tieni ben fisso lo sguardo al fulgore di questa Stella se non vuoi essere spazzato via dagli uragani. Se insorgono i venti delle tentazioni e t’incagli tra gli scogli delle tribolazioni, guarda alla Stella invoca Maria.

Se sei spinto qua e là dalle onde della superbia, dell’ambizione, della calunnia, dell’emulazione, guarda la stella invoca Maria. Se l’ira, l’avarizia, la concupiscenza della carne squassano la navicella del tuo spirito, guarda Maria. Se turbato per l’enormità dei tuoi delitti, confuso per il fetore della tua coscienza, atterrito per l’orrore del giudizio di Dio cominci a precipitare nel baratro della tristezza e nell’abisso della disperazione, pensa a Maria.

Nei pericoli, nelle angustie, nelle perplessità pensa a Maria. Invoca Maria. Maria sia sempre nella tua bocca e nel tuo cuore e per impetrare il soccorso della Sua preghiera non dimenticare i suoi insegnamenti seguendo i suoi esempi non ti smarrirai. Invocandola non perderai la speranza, pensando a lei non cadrai nell’errore, appoggiato a lei non scivolerai, sotto la sua protezione non avrai paura di niente, con la sua guida non ti stancherai, per il suo beneplacito giungerai a destinazione e così sperimenterai in te stesso quel che significa la frase evangelica: “E il nome della Vergine era Maria”

SANTA GIORNATA!

*oggi si conclude il bel mese di Maggio dedicato alla nostra Mammina, non lasciamo mancare in questo giorno un fervido atto di devozione, rinnoviamo la nostra consacrazione e i nostri propositi con la promessa della recita del Santo Rosario giornaliero.