Pensiero del giorno 4 maggio 2023
Novena alla Madonna di Fatima
Primo giorno
Meditazione
PRIMA APPARIZIONE DELL’ANGELO DELLA PACE AI TRE PASTORELLI
Un giorno di primavera del 1916, mentre erano andati a pascolare le pecore in una località chiamata Chousa Velha, iniziò a cadere una pioggerellina leggera. Per ripararsi si arrampicarono lungo il pendio in modo da trovare rifugio negli anfratti di una roccia. Poco dopo la pioggia cessò e rispuntò il sole, ma i tre rimasero dov’erano.
A mezzogiorno fecero uno spuntino e dopo aver pregato con devozione, ma speditamente, si misero a giocare. Veniva sempre raccomandato loro di recitare il rosario e dovevano obbedire, ma giocare era così divertente! Avevano dunque trovato un modo per risolvere il problema: si mettevano seduti, tutti e tre, Francesco si scopriva il capo e sgranavano la corona pronunciando ogni volta solo le parole: «Padre nostro, Ave Maria, Ave Maria…» e alla fine della decina, molto lentamente: «Gloria». Così portavano a termine il rosario e iniziavano a giocare. Quel giorno però la loro vita era destinata a cambiare. Ascoltiamo il resoconto dalla viva voce di Lucia:
Giocavamo da qualche minuto, quando un forte vento scosse gli alberi e ci fece alzare gli occhi per vedere cosa succedeva, dato che la giornata era serena. Vedemmo allora, al di sopra dell’oliveto, incamminarsi verso di noi la tal figura di cui ho già parlato. Giacinta e Francesco non l’avevano mai vista, né io ne avevo mai parlato con loro. Mano a mano che s’avvicinava ne scoprivamo le fattezze: un giovane di 14-15 anni, più bianco della neve, che il sole rendeva trasparente come se fosse di cristallo, e d’una grande bellezza. Arrivando presso di noi disse: «Non abbiate paura. Sono l’Angelo della pace. Pregate con me».
E, inginocchiandosi per terra, piegò la testa fino a toccare il suolo, e ci fece ripetere tre volte queste parole: «Mio Dio! Io credo, adoro, spero e Vi amo! Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano».
Poi alzandosi disse: «Pregate così. I cuori di Gesù e di Maria stanno attenti alla voce delle vostre suppliche».
E lasciandoli avvolti in un’atmosfera soprannaturale, l’angelo scomparve. I tre bambini rimasero a lungo assorti, ripetendo quella preghiera che non avevano imparato a memoria, ma che era rimasta come per prodigio nei loro cuori. Non avvertivano il bisogno di parlarsi, compenetrati da un forte senso della presenza di Dio che li manteneva quasi assenti da tutto e tutti e che si protrasse per vari giorni. Non fu necessario impegnarsi a mantenere il segreto: nessuno di loro si sentiva spinto a riferire ad altri l’accaduto. Francesco non aveva udito la voce dell’angelo, come più tardi non avrebbe udito quella della Madonna, cosicché mentre le due bambine ripetevano la preghiera insegnata dall’angelo, lui facendo eco, ripeteva quanto loro dicevano.
Fonte: Carmelo di Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria, ed OCD, pag. 39
Insegnamento:
Imitiamo l’Angelo del Portogallo, accettiamo il suo insegnamento, proponiamoci di pregare spesso come lui.
Fioretto:
Pregare con la faccia a terra per 3 volte: “Mio Dio! Io credo, adoro, spero e Vi amo! Vi domando perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non vi amano”.
Preghiere per la Novena:
SANTO ROSARIO MEDITATO: