Pensiero del Giorno 5 marzo

5  Marzo 

S A N   G I U S E P P E SPOSO  DI  MARIA  VERGINE

      Per conoscere meglio qualcosa di questo mistero d’amore del matrimonio verginale di San Giuseppe con Maria Vergine, che doveva essere la Madre di Dio, ascoltiamo soprattutto le parole dei Sommi Pontefici che hanno parlato di San Giuseppe e del suo santo matrimonio verginale  con la Madonna, «dalla quale è nato Gesù chiamato il Cristo» (Mt 1, 16).

Il Papa Benedetto XIII volle appunto istituire definitivamente l’annuale festa liturgica dello Sposalizio di san Giuseppe e Maria Santissima  per il 23 gennaio, e fece introdurre il nome di san Giuseppe anche nelle Litanie dei Santi.

Il Papa Leone XIII scrisse una Lettera  Enciclica  su San Giuseppe, nella quale si parla della grandezza sublime del suo matrimonio con la Beata Vergine Maria, Madre di Dio, affermando che per la sua unione  nuziale con la Madonna, San Giuseppe si è avvicinato «più di ogni altro», a quella dignità sovreminente della Madre di Dio», e  «Se alla vergine Dio ha dato Giuseppe come sposo», glielo ha dato sia come «sostegno nella vita, come testimone della sua verginità e custode del suo onore»,  sia come partecipe «alla eminente dignità che essa aveva ricevuto».

Il Papa Pio XI, in un discorso per il giorno della festa di san Giuseppe, parla della grande missione universale di san Giuseppe dicendo che tuttavia è una  «missione raccolta, tacita, quasi inavvertita, sconosciuta…», e spiega che proprio  là dove  più profondo è il mistero e più grande è il silenzio, là «si trova appunto la missione più sublime», quale è appunto la missione di san Giuseppe, ossia: «Missione unica, altissima, quella di vegliare sul Figlio di Dio, il Re del mondo, la missione di proteggere la verginità, la santità di Maria, la missione unica di entrare a parte del grande mistero nascosto ai secoli e di cooperare così all’Incarnazione e alla Redenzione!».

Sant’Agostino afferma che, nella loro sponsalità, Giuseppe e Maria si sono consegnati mutuamente la loro verginità e il diritto di conservarla l’uno all’altra. Maria aveva il diritto di conservare la verginità di Giuseppe, e Giuseppe il diritto di conservare la verginità della Madonna: amore e aiuto reciproco nell’essere ambedue sempre vergini.

San Francesco di Sales, da parte sua, afferma che Maria e Giuseppe avevano fatto voto di verginità per tutta la vita, e Dio, nel suo disegno di amore, ha voluto che essi si unissero con il vincolo del matrimonio, non per sciogliere il loro voto, ma, al contrario, per confermarsi sempre più, incoraggiandosi a vicenda a vivere uniti per tutta la vita.

Con queste parole di tre Sommi Pontefici,  di sant’Agostino e san Francesco di Sales, San Giuseppe non può non apparirci già nella sua grandezza mirabile, vergine unito a Maria Vergine, e partecipe della sovreminente dignità della Madre di Dio, che supera di molto la dignità di tutte le altre creature celesti e terrestri. Grandissimo San Giuseppe, sii sempre il nostro massimo Patrono e Protettore fra tutti i Santi!

                                               S a n   G i o v a n n i   G e r s o n e

Va ricordato tra tutti i devoti di san Giuseppe, Giovanni Gersone (1363-1429). Fu nominato cancelliere dell’università di Parigi nel 1395. Il 17 agosto del 1413 inviò una lettera a tutte le chiese del mondo cristiano e in special modo a tutte quelle dedicate alla Madonna per proporre una festa in onore dello sposalizio di Giuseppe e Maria. Scriveva: “Vi esortiamo e preghiamo sentitamente con tutte le nostre forze di celebrare con ufficio solenne lo sposalizio verginale di Giuseppe con Maria”. Egli stesso aveva composto un ufficio per la festa proposta. Quando assistette come rappresentante del re di Francia, al concilio di Costanza l’8 settembre del 1416, parlò ai padri conciliari della convenienza di creare una festività in onore di tali nozze. E compose un notevole poema a san Giuseppe, intitolato Josephina. Egli credeva nel privilegio che il nostro Santo fosse stato santificato nel ventre di sua madre come Geremia e Giovanni Battista, che fosse stato confermato in grazia e che fosse libero dalla concupiscenza. Inoltre credeva nell’Assunzione di Giuseppe in corpo ed anima al Cielo… In tutti i suoi scritti invita fortemente alla devozione verso di lui.

 

Santa   F r a n c e s c a   di   C h a n t a l

Questa Santa, visitando un giorno una delle sue case religiose, vide il quadro di San Giuseppe con il Bambino Gesù fra le braccia, senza la Madonna. Sorpresa nel notare l’assenza della Madonna, la Santa chiese subito ad una suora di portarle un’immagine della Madonna, e, appena avutala, la collocò vicina al quadro di san Giuseppe, dicendo che il suo cuore non poteva essere contento, né la sua pietà soddisfatta, se non vedeva prima le tre auguste Persone della Sacra Famiglia tutte insieme.

E proprio così riunite debbono essere tenute dalla nostra pietà e devozione.

 B e a t o   P a p a   P i o   I X

Il grande pittore di Ancona, Francesco Podesti, aveva ricevuto dal Papa Beato Pio IX l’ordine di preparare i grande affreschi per la proclamazione del dogma dell’ Immacolata Concezione.  L’artista presentò l’abbozzo della composizione maggiore.

Il Papa Pio IX lo guardò, e poi gli chiese: «E san Giuseppe, dove l’avete messo?…». Il pittore mostrò subito al Papa un gruppo sperduto fra gli Angeli, e rispose: “Lo metterò qui”.

« Oh, no!  – riprese subito il Papa, ponendo il dito vicino al Salvatore –  qui, e soltanto qui dovete metterlo, perché in Cielo San Giuseppe sta proprio a questo posto.  E’ stato vicino a Gesù e a Maria sulla terra; e volete che sia lontano da Essi in Cielo?…».

B e a t o   B a r t o l o   L o n g o

            Scrive molto bene il Beato Bartolo Longo con la sua calda parola:

«Che grazia per San Giuseppe essere amato da Maria!  Udir quella voce che forma l’incanto del Paradiso! Oh quanto era soave la voce di Maria!  Era la voce della tortorella nel deserto, la voce della colomba celeste. Tutte le parole della Vergine erano, secondo il linguaggio della Scrittura, frutti d’oro sopra un letto d’argento».

La devozione a San Giuseppe è inseparabile dalla devozione alla Madonna. Perciò, come la Madonna è contenta se amiamo e veneriamo San Giuseppe, ugualmente San Giuseppe è contento se insieme a lui amiamo e veneriamo la Madonna. Coraggio e avanti, dunque. Dall’amore alla Madonna e a San Giuseppe possiamo ricevere ogni grazia per l’anima e per il corpo, per noi e per gli altri.

Da “Il Mese di Marzo” di P. Stefano M Manelli

Santa Giornata!