Pensiero del giorno 6 maggio 2023

Novena in preparazione alla festa di Nostra Signora di Fatima

Terzo giorno

Adorazione e riparazione

 Alzandosi, l’Angelo dice: «Pregate così. I Cuori di Gesù e di Maria sono attenti alla voce delle vostre suppliche», invitandoli a quella preghiera di adorazione e riparazione. Il termine “adorazione” deriva dal latino “adoratio” e richiama all’azione di portare le mani giunte alle labbra- nel culto pagano significava baciare le mani del che si voleva onorare- e queste verso Colui che ci ha amato fino a baciarci nella sua Incarnazione, come si esprimevano i Padri della Chiesa. Facendo uso di un’azione figurata, adorare significa baciare Dio stesso e lasciarsi baciare da Lui. Come il bacio è il segno dell’affetto, dell’amore, così l’adorazione è il rivolgersi dell’uomo a Dio con un bacio per rimanere nel suo amore.

È Dio stesso a richiedere la nostra ad-orazione, dialogo fatto sì con la bocca, ma non di chiacchiere: un colloquio che deve essere un immergersi nel mistero di Dio. Adoro perché tutta la mia vita si protende verso Dio; come conseguenza devo impetrare il perdono per quelli che rifiutano Dio, i quali finiranno per adorare se stessi, non potendo l’uomo fare a meno di adorare. Si badi che l’adorazione di sé, come leggiamo nelle tentazioni di Gesù nel deserto, è sempre adorazione del principe di questo mondo: il demonio si compiace e ci invita ad adorare noi stessi, purché non adoriamo Dio; ma comportandoci così, compiamo la volontà di Satana, ci facciamo suoi adoratori.

Allora possiamo capire la richiesta dell’Angelo di pregare e chiedere perdono per quelli che non adorano Dio, perché questo atteggiamento è indizio di perdizione. Non possiamo ringraziare Dio per la nostra fede e rassegnarci riguardo all’apostasia altrui, affermando che anche gli atei potranno salvarsi, secondo il pensiero di Karl Rahner, per il quale ogni creatura ha in sé una percezione di Dio sebbene non sempre tematica od oggettiva, anche quando lo rinnega, mentre Dio, da parte sua, sarebbe già presente in ogni uomo proprio perché uomo, mescolando così la natura è la grazia. Questo è assolutamente falso. Dio non è frutto di una nostra percezione e del resto abita solo nel cuore in grazia, libero dal peccato.

Si capisce così la richiesta dell’Angelo di adorare e riparare per il rifiuto di Dio: un gravissimo peccato che preclude la salvezza. Adorando e riparando, noi imploriamo da Dio il perdono per i peccatori e quindi invochiamo la loro salvezza. Non dimentichiamo che l’Angelo consegna a ciascuno di noi questa missione: di parlare a Gesù con la vita e con il cuore, a favore di quelli che preferiscono adorare il principe di questo mondo; di baciare Gesù per quelli che gli sputano addosso. 

Fonte: P. Serafino Lanzetta, Fatima- Un Appello al cuore della Chiesa, CME, pag. 29

 Insegnamento:

Adorazione e  Riparazione sono due punti cardini della nostra vita spirituale. Dalla posizione di prostrazione con la faccia a terra, quindi da un atteggiamento di umiltà e adorazione l’Angelo dice: “Pregate così”.

Fioretto:

Durante la giornata baciamo la terra o chi non può un immagine di Gesù come atto di adorazione e riparazione.

Preghiere della Novena

Novena-alla-M-di-Fatima

Meditazione del Santo Rosario

Rosario Meditato -Novena di Fatima 2023