Pensiero del giorno 8 agosto

LE LINEE DOTTRINALI DELLA  “MUNIFICENTISSIMUS  DEUS”

II Parte 

Pio XII nella bolla di proclamazione del dogma menziona anche la Liturgia riconoscendone il grande valore dottrinale perché «essendo anche una professione delle celesti verità, sottoposta al supremo Magistero della Chiesa, può offrire argomenti e testimonianze di non piccolo rilievo, per determinare qualche punto particolare della dottrina cristiana» (Pio XII, enciclica “Mediator Dei).

Rammenta che negli antichi libri liturgici non romani, tanto orientali quanto occidentali, dei quali cita la Liturgia bizantina (che supera tutte le altre liturgie d’ Oriente nel culto per la Madre di Dio) e il Sacramentario Gallicano, o si afferma come ineffabile la singolarità dell’Assunzione, o si sostiene il collegamento dell’incorruzione sepolcrale, dell’Assunzione e della glorificazione del corpo di Maria con i privilegi di lei, soprattutto con la maternità verginale.

Il Papa nomina anche cinque papi: Adriano I, +795, che mando all’imperatore Carlo Magno la preghiera all’Assunta scritta nel Sacramentario Gregoriano; San Sergio I, +701, nato a Palermo ma siro di origine, che istituì la solenne processione in onore del privilegio assunzionistico; San Leone IV, + 855, che insignì della vigilia e dell’ottava la festa dell’Assunta; San Nicola I, + 867, che prescrisse ai bulgari di osservare il digiuno la vigilia della festa dell’Assunzione come faceva la Chiesa di Roma sin dall’antichità; Pio IX, +1878, che definì il dogma dell’Immacolata Concezione al quale è strettamente connesso il dogma dell’Assunzione.

Cita poi tredici passi della Sacra Scrittura (Genesi, Salmi, Cantico, Isaia, Luca, Romani, 1Corinzi, Efesini, 1 Timoteo, Apocalisse). Egli approva i Teologi Scolastici che «presentarono per illustrare questo privilegio mariano diverse ragioni, contenute quasi in germe in questo: che Gesù ha voluto l’Assunzione di Maria in Cielo per la sua pietà filiale verso di lei (…) e quell’amore sommo che il Figlio portava alla sua degnissima Madre».

Il Papa conferma che «va ricordato specialmente che, fin dal secolo II, Maria Vergine viene presentata dai Santi Padri come nuova Eva, strettamente unita al nuovo Adamo sebbene a lui soggetta, in quella lotta contro il nemico infernale che si sarebbe conclusa con la pienissima vittoria sul peccato e sulla morte».

E Pio XII conclude:« In tal modo l’augusta Madre di Dio, arcanamente unita a Gesù Cristo fin da tutta l’eternità con uno stesso decreto di predestinazione, Immacolata nella sua Concezione, Vergine illibata nella sua divina maternità, generosa Socia del Divin Redentore che ha riportato un pieno trionfo sul peccato e sulle sue conseguenze, alla fine, come supremo coronamento dei suoi privilegi, ottenne di essere preservata dalla corruzione del sepolcro e, vinta la morte, come già il suo Figlio, di essere innalzata in anima e corpo alla gloria del Cielo» (n. 40).

E in tutto il Dogma Pio XII sancisce con tutta autorità:

«…Riteniamo giunto il momento prestabilito dalla Provvidenza di Dio per proclamare solennemente questo privilegio di Maria Vergine…» (n.41).

«…Se alcuno, che Dio non voglia, osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica…» (n.45).

«…A nessuno dunque sia lecito infrangere questa Nostra dichiarazione, proclamazione e definizione, o ad essa opporsi e contravvenire. Se alcuno invece ardisse di tentarlo, sappia che incorrerà nell’indignazione di Dio Onnipotente e dei suoi Beati Apostoli Pietro e Paolo…» (47).

«…Noi Pio, Vescovo della Chiesa Cattolica, così definendo, abbiamo sottoscritto». (47)

Ormai è chiaro: la definizione sull’Assunzione è di fede divina e cattolica: divina perché presente nella Rivelazione, cattolica perché proclamata dalla Chiesa.

Preghiera della Novena – III giorno

Novena a Maria Santissima Assunta in Cielo