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10. LA CONSACRAZIONE ED UNIONE CON MARIA
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VIVERE LA CONSACRAZIONE SIGNIFICA VIVERE LA VITA IN UNIONE CON MARIA
1) IN COSA CONSISTE LA VITA IN UNIONE CON MARIA?
2) QUALI SONO I FONDAMENTI DELLA VITA IN UNIONE CON MARIA?
1) LA VITA IN UNIONE CON MARIA consiste in una disposizione dell’anima ad essere sempre rivolta a Maria per venerarla, servirla, amarla, invocarla, imitarla. Questa disposizione dell’anima comporta un’unione triplice nella mente, nel cuore e nelle opere.
UNIONE DI MENTE consiste sostanzialmente nel tenere il pensiero rivolto abitualmente a Maria.
UNIONE DI CUORE consiste nell’accordare sempre di più il nostro cuore, i nostri sentimenti ed il nostro affetto con il Suo.
UNIONE DI OPERE consiste nell’operare sempre con Lei, alla Sua presenza, con il Suo aiuto e per Lei e la Sua maggiore gloria, quale nostra Signora e Regina.
2) FONDAMENTI DELLA VITA IN UNIONE CON MARIA
Due persone sono unite se una è presente all’altra, Maria è in noi mediante una presenza intellettiva perché Lei pensa sempre a noi, una presenza affettiva perché ci ama sempre, una presenza operativa perché Lei opera di continuo in noi attraverso la grazia di cui è mediatrice. Maria attraverso lo Spirito Santo è in noi anche come presenza reale. Si tratta di una presenza mistica, come è la presenza di Gesù in noi quando siamo in stato di grazia. Ne consegue che tra Maria e noi vi deve essere uno scambio ininterrotto di pensieri, di affetti e di azioni. Lei fa tutto questo ed immancabilmente non trascura di farlo e da parte nostra ci deve essere la risposta, altrimenti non si realizza l’unione; ci sarà la presenza di Maria ma non ci sarà l’unione con Lei. Se Maria pensa a noi, noi dobbiamo pensare a Lei. Se Lei ci ama, e Lei ci ama sempre, noi dobbiamo ricambiare questo amore. Se Maria opera sempre in noi, noi dobbiamo occuparci di Lei, facendoLa conoscere ed amare da tutti i cuori. In questo scambio continuo di pensieri, di affetti e di azioni consiste la vita di unione con Maria. IN QUESTA UNIONE E DIPENDENZA CONTINUA DA MARIA STA IL SEGRETO DELLA SANTITA’. San Massimiliano per parlare di questa triplice unione con Maria Santissima usava una espressione molto bella:
– Idea fissa dell’Immacolata;
– Amore folle all’Immacolata, inteso come presenza di Maria nel cuore;
– Azione febbrile per l’Immacolata, intesa come presenza di Lei nella volontà.
Queste espressioni vengono usate per i consacrati a Maria in modo radicale (3^ grado), questo trittico della Consacrazione all’Immacolata non può che scolpirsi in chi vuole vivere fedelmente la Consacrazione a Lei. Questo trittico di San Massimiliano può essere considerato come una nuova sintetica formulazione della dottrina di San Luigi: fare tutto per amore di Maria, per Maria, in Maria e con Maria. Rappresenta, per San Massimiliano, un impegno di vita in cui diamo una stabile dimora a Maria nella nostra mente e nel nostro cuore. Come è possibile riuscire a fare ciò? Ci si arriva con la conoscenza della Madonna. Per un consacrato deve essere una CONOSCENZA NON SUPERFICIALE, NON SENTIMENTALE, basata cioè solo sul sentimento che quando passa non rimane niente. È necessaria una conoscenza di Maria seria ed approfondita che esige letture, ascolto, meditazione sul mistero di Maria, sulla Sua missione di Mediatrice e Corredentrice, attuata attraverso le Sue apparizioni nel corso della storia dell’umanità. In vista di questo ogni consacrato prenderà impegni quotidiani che specificheremo nel prosieguo.
Dobbiamo tendere all’idea che san Massimiliano ha della Madonna e proprio per conoscere sempre meglio la Santa Vergine Maria ci dobbiamo prefiggere un impegno anche piccolo a cadenza giornaliera di formazione mariana.
SAN MASSIMILIANO AVEVA UN AMORE FOLLE PER L’IMMACOLATA, NOI DOBBIAMO TENDERE A QUESTO VERTICE DI AMORE E CONOSCENZA DELL’IMMACOLATA. Le esigenze dell’amore sono l’incontro e la dedizione reciproca fino ad arrivare all’unione come hanno fatto i grandi santi mariani. L’incontro si ha nella preghiera, meditazione, rosario, angelus ed in tutto quanto è preghiera mariana per crescere nella venerazione, lode, amore per la santità di Maria e per la Sua persona.
Per san Massimiliano l’incontro con la Madonna è una dedizione che diviene identificazione: ” Intrattieniti spesso con l’Immacolata, conversa spesso con Lei, soffermati spesso a tu per tu con Lei e diverrai sempre più simile a Lei”. L’amore all’Immacolata si nutre di preghiera e quando la preghiera cresce in intensità, qualità e quantità si arriva ad una mistica che si nota anche all’esterno. Si ha infine una trasformazione e mutazione in meglio fino ad arrivare ad essere simili a Lei. Una conoscenza ed un amore autentici per la Madonna non possono non spingere all’azione.
L’amore è di per sé stesso diffusivo, tende ad espandersi ed a comunicarsi. Questa consacrazione è finalizzata anche alla vita di apostolato non solo alla contemplazione mistica di Maria. San Massimiliano aveva un motto: “noi siamo per l’offensiva !” Questo deve essere il motto di ogni consacrato. Renderemo conto a Dio non solo delle nostre azioni ma anche delle nostre omissioni. Un consacrato deve sentirsi molto spinto nel dinamismo apostolico.
PRESENZA DI MARIA: i consacrati sono chiamati a coltivare la preziosissima presenza di Maria che è una presenza spirituale ma reale, una presenza mistica ma concreta, una presenza che diventa inseparabilità costante lungo il giorno, nelle proprie attività, nella preghiera e nel lavoro, nella fatica, nella gioia, nel riposo e nei dolori. Tutto questo lo hanno sperimentato già i santi mariani. La presenza mistica reale è una presenza simile alla inabitazione della Santissima Trinità. Noi sappiamo che con il battesimo e con il permanere nello stato di grazia abbiamo realmente, seppur inspiegabilmente, la presenza di Dio nell’anima. Questa Presenza è reale e agisce concretamente nella nostra esistenza. Possiamo dire la stessa cosa per la presenza della Madonna? Sì, sul piano delle esperienze mistiche sembra vi sia qualcosa di simile alla presenza della Santissima Trinità nell’anima per mezzo dell’inabitazione. La presenza di Maria nel consacrato è una presenza mistica, misteriosa, invisibile ma reale della persona di Maria in tutta la sua essenza.
Noi siamo schiavi della materia, dei nostri sensi, nel pensiero comune esiste solo ciò che vediamo. In realtà non è così perché esistono realtà non visibili come i sentimenti e le emozioni. Ad esempio in noi possiamo percepire l’odio e l’amore grazie ai loro effetti. Allo stesso modo la Madonna è una presenza reale, seppur invisibile, perché appartiene all’ordine della gloria. Questa presenza è reale e se il consacrato è attento l’avverte dentro di sé. È una presenza materna perché Lei è madre nostra nell’ordine della grazia. Questa unione esiste proprio in virtù della grazia che Gesù e Maria Santissima ci hanno ottenuto. È il vincolo che collega la Vergine Maria al consacrato, come è nei cieli così Maria è presente di fronte e accanto all’anima dei suoi figli. Il discorso della presenza di Maria poi assume delle sfumature molto più forti per il consacrato, perché c’è una reciproca dedizione. Il consacrato fa un atto specifico e speciale per incentivare questa vita mariana e dunque la presenza diventa più efficace ed è una presenza personale di Maria. È diversa dalla presenza di Dio che è infinita, Dio è dappertutto, Maria Santissima è pur sempre una creatura finita. Però la Sua presenza, in quanto madre di tutti redenti per volontà di Cristo, è una presenza speciale. Lei è sempre presente vicino ad ogni figlio come era ed è sempre vicina a Gesù.
È responsabilità di un consacrato vivere in modo intimo e consapevole questa presenza di Maria. Vivere immersi continuamente in questa presenza, nel corso ordinario della giornata tra lavoro e riposo, gioie e dolori, senza mai metterla da parte e dimenticarla anche quando si è molto assorbiti da lavoro, impegni e preoccupazioni. Anzi è proprio lì che deve entrare, in modo efficace, con la Sua soavità, questa presenza. Ricordiamo che San Massimiliano diceva questa breve giaculatoria: “Madonnina mia aiutami!” Questa è la preghiera migliore, diceva san Massimiliano, perché ci unisce in modo costante all’Immacolata. Questa preghiera è come uno strumento, mano nella mano a Lei, che ci ottiene la grazia della illuminazione e dell’intelligenza; per riconoscere la volontà divina e rinforzare la nostra volontà a compiere la volontà divina.
VIVERE LA PRESENZA DI MARIA è un processo progressivo in quanto questa presenza si percepisce sempre più profondamente e autenticamente, man mano che si vive da consacrati. C’è una presenza mariana di vicinanza, di possesso, d’identificazione tra Maria ed il consacrato. Maria è presente al consacrato per la grazia della consacrazione. Infatti si parla di GRAZIA DI STATO, un aiuto speciale, un supplemento particolare che la grazia di Dio dà in base alla vocazione, alla missione che ciascuno ha. Per esempio un sacerdote riceve una grazia diversa da quella che riceve un uomo sposato e padre di famiglia. Questo è l’obiettivo a cui dobbiamo tendere nel GRADO EROICO DELLA VITA CRISTIANA. SI ARRIVA AD ESSERE AVVOLTI DA DIO TRAMITE MARIA. Il gesto eroico di san Massimiliano che si è offerto di morire al posto di un padre di famiglia nel bunker della morte ha generato tante conversioni. Si ricorda che tutti i condannati insieme a San Massimiliano sono morti pregando e cantando lodi al Signore. San Massimiliano diceva che la Madonna nel consacrato penetra la sua anima e la dirige nelle sue facoltà con un potere illimitato. Perciò noi apparteniamo veramente a Lei siamo sempre e dovunque con Lei. A questo proposito basterebbe ricordare san Pio: ” la mammina è sempre con me!” La Madonna è apparsa a san Pio quando era molto agitato ed inquieto, la Madonna con Gesù bambino sono apparsi dicendo: ” Noi siamo con te, quietati, tu ci appartieni e noi siamo tuoi! ”
San Pio recitava cento e più corone al giorno – è sicuramente un dono mistico saper pregare in questo modo – in san Pio la presenza di Dio era in lui mediata dalla Madonna. Santa Veronica Giuliani andava all’inferno ed in purgatorio per aiutare le anime e la Madonna prendeva il posto di santa Veronica in convento ove svolgeva le incombenze di santa Veronica.
FIORETTO:
– Ricordarsi sempre più frequentemente della Madonna dicendole: “Io mi sto preparando alla consacrazione o cara Madre” e dire anche una giaculatoria: “assistimi Madre mia, aiutami!” Se c’è una preoccupazione dire “Rasserena il mio animo o cara Madre!” Insomma un colloquio costante e brevi giaculatorie. Cerchiamo di vivere in questa presenza perché proprio grazie ad essa noi penetreremo nel cuore di Dio e quando c’è Dio nella propria giornata, nella propria vita e nella propria esistenza che scorre nelle ore, tutto si trasforma, tutto prende una luce nuova, nessuna difficoltà può essere tale da abbattere, da portare disperazione. Tutte le difficoltà saranno vinte come dice san Paolo chi potrà mai separarci dall’amore di Dio?