Misteri Dolorosi- Quarto e Quinto
Ave Maria!
Dal libro Gli Appelli del Messaggio di Fatima
Suor Lucia
Seconda Corona del Rosario
Gesù porta la Croce fino al Calvario
Nella nona decina del rosario, ricordiamo Gesù Cristo con la Croce sulla via del Calvario.
Dopo che Pilato ebbe consegnato Gesù per la crocifissione, i soldati lo costrinsero a per correre il cammino del Calvario, tra gli oltraggi ed i sarcasmi della popolazione in rivolta e portando sulle spalle l Croce sulla quale doveva essere inchiodato. San Giovanni descrive questo passo con le seguenti parole:
“Essi allora presero Gesù ed Egli, portando la Croce, si avviò verso il luogo del Cranio, detto in ebraico Golgota, dove lo crocifissero (Gv 19, 16-18).
Sull’ esempio di Gesù Cristo che ha portato la Croce del supplizio per noi, seguiamolo portando la nostra Croce quotidiana con fede, con speranza ed amore.
Gesù muore inchiodato alla Croce
Nella decima decina del rosario, ricordiamo la morte di Gesù Cristo inchiodato sulla Croce.
San Giovanni così descrive questo finale della vita terrena del Signore:
“Stavano presso la croce di Gesù sua madre (…). Vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che Egli amava, disse alla madre:” Donna, ecco il tuo figlio!”, poi disse al discepolo:” Ecco la tua madre” e da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.
“Dopo questo, Gesù, sapendo che ogni cosa era stata ormai compiuta, disse per adempiere alla Scrittura: “Ho sete”. Viera lì un vaso pieno di aceto; posero perciò una spugna imbevuta di aceto in cima ad una canna e gliela accostarono alla bocca. Dopo aver ricevuto l’aceto, Gesù disse: “Tutto è compiuto” e chinato il capo, spirò” (Gv19. 25-30).
La morte di Gesù è la nostra vita perché Egli è morto per darci la vita eterna. Qualche tempo prima aveva detto: “Offro la mia vita per poi riprenderla di nuovo. Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho il potere di offrirla ed il potere di riprenderla di nuovo. Questo comando ho ricevuto dal Padre mio” (Gv 10.17-18).
Nella sua passione e morte si è compiuto alla lettera ciò che molti anni prima era stato detto dal profeta Isaia nei suoi confronti: “Maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello; come pecora muta di fronte ai suoi tosatori e non aprì la sua bocca”. Con oppressione ed ingiusta sentenza, fu tolto di mezzo; chi si affligge per la sua sorte? Si, fu eliminato dalla terra dei viventi, per l’iniquità del mio popolo fu percosso a morte (…) perché ha consegnato sé stesso alla morte ed è stato annoverato fra gli empi, mentre Egli portava il peccato di molti ed intercedeva per i peccatori” (Is 53,7-8.12).
Per questo sulla Croce Gesù Cristo chiese al Padre perdono per i suoi nemici: “Padre, perdonali, perché non sanno quello che fanno” (Lc 23,34).
Ave Maria