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Pensiero del giorno 16 febbraio 2024

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, giunto Gesù all’altra riva del lago, nella regione dei Gadareni, gli si accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: “Perché, mentre noi e i farisei digiuniamo, i tuoi discepoli non digiunano?”. E Gesù disse loro: “Possono forse gli invitati a nozze essere in lutto mentre lo sposo è con loro? Verranno però i giorni quando lo sposo sarà loro tolto e allora digiuneranno”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Il brano evangelico che liturgia ci propone oggi, si sviluppa attorno ad una domanda che i discepoli di Giovanni pongono a Gesù. Proprio questi discepoli hanno notato una differenza di comportamento tra di loro e i farisei, da un lato e i discepoli di Gesù, dall’altro. Sembra che Gesù ammetta per i suoi discepoli una pratica meno severa ed esigente di quanto non sia concesso ad altri. Con questa domanda in realtà i discepoli di Giovanni sembra che vogliano sottintendere la necessità di applicare una norma di giustizia non rispettata. La risposta di Gesù si pone ad un altro livello ed invita alla fede anche i discepoli di Giovanni. La differente pratica che è stata notata, deve essere letta alla luce della fede in Gesù. Il discepolato che richiede lo stesso Gesù non è meno esigente; seguire Gesù significa accettare la sua Passione, per partecipare alla sua Resurrezione. Gesù invita quindi a volgere il suo sguardo su di Lui per comprendere il comportamento dei suoi discepoli. L’insegnamento per noi può riposare proprio in questo non credere; che essere discepoli di Gesù sia nostro merito o una questione di privilegio. È l’opportunità che il Signore ci offre per dare senso pieno alla nostra vita, riconoscendo in Lui il vero Sposo.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Nell’invito al digiuno, è sottesa la sollecitazione a “risvegliarci” dallo stordimento provocato dalle mille proposte di soddisfazioni immediate, che rischiano di far scadere l’attesa. Il digiuno ci permette di inoltrarci nel deserto, il luogo biblico degli appuntamenti di Dio, sperimentando che “non di solo pane vive l’uomo”. Sì, il digiuno deve permetterci di riscoprire quella “fame” di Dio che ogni uomo si porta dentro e che nulla può tacitare. Ecco perché il digiuno è strettamente connesso con l’esigenza della conversione, che è appunto un “volgersi nuovamente verso Dio”. E anche qui, prima ancora che di distacco dal peccato, si tratta di apertura all’amore. Se amo Dio, necessariamente mi sento spinto ad amare i fratelli e il peccato non ha più presa su di me. Questa mattina ti invito a proporti alcune forme di digiuno utili a farti vincere su quella parte brutta di te stesso. Nella preghiera invoca il Signore: “Sia ogni giorno riempito dall’attesa di te, mio unico Sposo e Signore, ricercato ed amato nelle trame del quotidiano. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.