Pensiero del giorno 24 novembre 2023

Venerdì della XXXIII ^ settimana del tempo ordinario, 2023

 

«La mia casa sarà casa di preghiera» 

Immaginiamoci per un attimo che cosa accadrebbe se oggi il Signore Gesù, entrando in una chiesa – e rimando indignato dallo “spettacolo” di fedeli intenti a chiacchierare in attesa della Messa; di altri “vestiti” in modo sconveniente; di sacerdoti non ben riconoscibili impegnati al cellulare – decidesse di ripetere il gesto profetico fatto nel tempio di Gerusalemme. Probabilmente verrebbe sgridato con veemenza dagli stessi sacerdoti, che forse chiederebbero l’intervento della polizia e, chissà, arriverebbe anche il 118 per un trattamento sanitario obbligatorio. Infine, come ciliegina sulla torta, il giorno dopo uscirebbe un articolo di qualche romano osservatore, tuonante contro i soliti nostalgici indietristi incapaci di adattarsi ai tempi.

Ma ora torniamo a noi, a noi che viviamo in un tempo in cui, globalmente e forse con maggior violenza che in altri, le tenebre della menzogna sembrano prevalere sulla luce, e l’empietà del peccato mortale – difeso e incoraggiato – sulla santità.

Che fare?  Ciò che faceva il popolo di Gerusalemme in quei giorni: pendeva dalle sue labbra nell’ascoltarlo.

E’vero: dopo qualche giorno quello stesso popolo avrebbe gridato Crocifiggilo! Noi chiediamo la grazia di perseverare nell’ascolto del Figlio di Dio, anche quando Lo vediamo portare la Croce; anche quando portiamo noi con Lui la sua Croce. Con la perseveranza salveremo le nostre anime.

Pace e bene

Don Marco

SANTA GIORNATA!