Pensiero del giorno 25 novembre 2023

Sabato XXXIII^ setttimana .TO. 2023

«I figli di questo mondo prendono moglie e marito»

      Creando questo mondo, il Signore Iddio volle per l’uomo – … maschio e femmina li creò (Gen 1, 27) – la vocazione naturale al matrimonio.  La volle innanzitutto non come rimedio al peccato, che ancora non era stato commesso, ma perché l’uomo e la donna diventando una cosa sola fossero segno dell’unico Amore Trinitario, e collaborassero con Esso nella proliferazione della vita.  O profondità della ricchezza, della sapienza e della scienza di Dio!   (Rm 11, 33)

Ora: questo mondo, con le sue realtà e le sue leggi istituite dal Creatore, non è fine a se stesso, ma è figura e preparazione dell’“altro mondo”: dei nuovi cieli e della nuova terra, che – a differenza degli attuali – non passeranno. L’Amore Trinitario, in Paradiso, sarà tutto in tutti, e il numero dei figli di Dio sarà completo.

Per aiutarci ad arrivare in Paradiso, il Signore ha pensato – nella sua sapiente e provvidenziale pedagogia – di donarci, finché siamo in cammino quaggiù, li segno profetico delle vocazioni soprannaturale alla verginità e al celibato. Chi vi è chiamato rinuncia alla via del matrimonio per diventare segno della vita futura, nella quale non si prende né moglie né marito.

Entrambe le vocazioni – quella naturale e quella soprannaturale – vengono dall’unico Amore Trinitario, entrambe conducono a Lui se sono vissute nella fedeltà e nell’umiltà, ed entrambe sono al servizio del Dio dei viventi.

Pace e bene

Don Marco

SANTA GIORNATA!