Pensiero del giorno 7 febbraio 2024
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù, chiamata di nuovo la folla, diceva loro: “Ascoltatemi tutti e intendete bene: non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo”. Quando entrò in una casa lontano dalla folla, i discepoli lo interrogarono sul significato di quella parabola. E disse loro: “Siete anche voi così privi di intelletto? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può contaminarlo, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va a finire nella fogna?”. Dichiarava così mondi tutti gli alimenti. Quindi soggiunse: “Ciò che esce dall’uomo, questo sì contamina l’uomo. Dal di dentro infatti, cioè dal cuore degli uomini, escono le intenzioni cattive: fornicazioni, furti, omicidi, adulteri, cupidigie, malvagità, inganno, impudicizia, invidia, calunnia, superbia, stoltezza. Tutte queste cose cattive vengono fuori dal di dentro e contaminano l’uomo”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Niente di ciò che è al di fuori di noi può garantirci la purezza interiore. Possiamo abbellirci con gli abiti migliori, nutrirci dei cibi più succulenti o fingere nei nostri comportamenti, ma il nostro animo, quello che veramente ci qualifica ed è chiaro agli occhi di Dio, rimane nella sua realtà. Gesù proclama queste verità affermando ancora una volta, rivolgendosi alle folle, ma parlando degli scribi e dei farisei, che: «Non c’è nulla fuori dell’uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono dall’uomo a contaminarlo». Anche i latini affermavano, a mo’ di proverbio, che «la bocca parla dall’abbondanza del cuore». Il Signore spiega ulteriormente agli Apostoli il significato della sua affermazione: «Così neanche voi siete capaci di comprendere? Non capite che tutto ciò che entra nell’uomo dal di fuori non può renderlo impuro, perché non gli entra nel cuore ma nel ventre e va nella fogna?». La conclusione immediata e più evidente è che Gesù dichiarava mondi tutti gli alimenti, ma c’è qualcosa di più importante da dedurre da suo discorso: è la pratica applicazione del comandamento che ci sollecita a non dire o testimoniare il falso, a vivere in noi la verità di Dio per essere suoi testimoni veri e credibili nella carità. «Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no; il di più viene dal maligno». Gli inquinamenti da parole sono più pericolosi e più nocivi di quelli atmosferici; sarebbe urgente per noi indire una campagna ecologica di purificazione del linguaggio. Noi cristiani che ci ispiriamo a Cristo, la Verità incarnata, dovremmo essere di fulgido esempio, pur sapendo che l’affermazione della verità e il vivere nella purezza del cuore comporta sempre un alto prezzo da pagare: Cristo e i suoi martiri hanno pagato con la vita, noi?
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Gesù ci richiama alla verità di noi stessi. E’ al nostro pensiero, al nostro volere e desiderare che dobbiamo applicare scrupolosamente le norme della purezza, imparando a dire dei precisi “no” a tutto ciò che ci rende schiavi del peccato e dei precisi “sì” ad ogni ispirazione di bene che scaturisce dal nostro quotidiano contatto con la Parola di Dio. Si tratta dunque di puntare sul primato dell’interiorità, custodita e alimentata dall’Amore. Questa mattina ti invito ad entrare nelle profondità del cuore così da vedere le sue ferite. Stendici sopra la medicina delle virtù e coltiva una serena fiducia nel Signore. Ricorda: se punti sulla grazia di Dio, non c’è niente in te che non possa essere radicalmente trasformato. Nella preghiera eleva al Signore questa invocazione: “Rendimi puro, Signore, e allontana da me le suggestioni del male perché possa esserti fedele nella sobria limpidezza del cuore abitato da Te. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.