Pensiero del giorno 9 febbraio 2024

 

Seconda, terza e quarta apparizione

Ritorniamo al racconto apparizioni della Vergine a Massabielle. Arriviamo così al 14 febbraio, giorno della seconda apparizione di Maria. Cosa accade?

Bernardette si sente spinta da una forza irrefrenabile a fare ritorno alla grotta. Le amiche, spinte da Toinette, chiedono il permesso a Marie Louise, la madre di Bernardette che però lo rifiuta. Allora provano con François che, alla fine, spinto dal suo datore di lavoro, accorda alle ragazze il permesso: «Bernadette corre prima delle altre e si mette in ginocchio a recitare il Rosario “Ecco il chiarore. Eccola. Il Rosario infilato nel braccio destro. Vi guarda“.

Le altre bambine sgranano gli occhi, non vedono nulla. Solo lei, solo Bernardette vede. Racconterà: “Mi misi a gettarle dell’acqua benedetta dicendole se veniva da parte di Dio di restare, se no, di andarsene, e mi sbrigavo a gettargliene. Lei si mise a sorridere, a inclinare la testa, e più spruzzavo più sorrideva e inclinava la testa, e più la vedevo fare quei gesti… e allora, presa da spavento, mi affrettai ancora ad aspergerla, e lo feci finché la bottiglia fu vuota“».[1]

Anche durante questa seconda apparizione la Vergine non proferisce parola. La prima volta che Bernardette può ascoltare la dolce voce della Signora è durante la terza apparizione, quella di giovedì 18 febbraio. La veggente aveva portato con sé un foglio bianco con una penna perché era decisa a far scrivere ad Aquerò il suo nome per riferirlo a chi le faceva domande sulla di Lei identità: «Arriva l’apparizione. Questa volta è vicinissima a Bernadette. La ragazza si alza sulla punta dei piedi e tende carta e penna: “Volete avere la bontà di mettere il vostro nome per iscritto?

Maria ride. “Non e necessario…”. È la prima volta che Bernadette ascolta la sua voce, fine e dolce. La Madonna continua: “Volete avere la cortesia di venire qui per quindici giorni?”. La piccola Soubirous rimane interdetta da tanta riverenza e cortesia nei suoi confronti. Lascia parlare il cuore che è già stato completamente conquistato dell’apparizione. Risponde con un si incondizionato, senza pensare alle conseguenze. La Madonna riprende: “Non vi prometto di rendervi felice in questo mondo, ma nell’altro”».[2]

Il giorno dopo Bernardette ritorna alla grotta e vi ha luogo la quarta apparizione, breve e silenziosa. In quell’occasione la veggente portò con sé una candela: da lì la tradizione dei pellegrini di portare candele ed accenderle davanti alla grotta.

All’interno delle 18 apparizioni dell’Immacolata a Massabielle, la terza occupa un posto importante. In essa la Madonna, oltre a far sentire per la prima volta la sua voce, rivela anche la missione specifica di Bernardette, con poche ma significative parole che saranno come il faro costante che illuminerà alla piccola Soubirous la strada da battere fino al momento della sua morte: la strada della sofferenza.

Le parole della Vergine sono rivelatrici anche per tutti noi di quel Vangelo della sofferenza che è per ogni cristiano norma assoluta di vita. Anche a noi Maria non promette la prosperità e la felicità su questa terra. Del resto neanche Lei e il suo Figlio e Signore l’hanno avuta. Il pellegrinaggio su questa terra serve ad accumulare tesori e meriti per l’altra, in cui la felicità sarà duratura, per sempre. Questa vita, invece, deve essere spesa tutta nell’amore che si esplicita e si realizza nel dolore, come ci ha insegnato il Maestro divino. La croce e la gloria, l’una prepara l’altra e quanto più consistente sarà la prima, tanto più beata sarà la seconda.

Le apparizioni del 20/21 febbraio. L’interrogatorio

Dopo la quinta e sesta apparizione (20/21 febbraio), anch’esse silenziose e brevi, il 21 febbraio una dolorosa prova attende la piccola veggente: «All’uscita dei Vespri, nel pomeriggio, la ragazza viene raggiunta da una guardia e portata al cospetto del Commissario Jacomet, lo stesso che aveva messo in prigione papà François con l’accusa di aver rubato la farina. Lei, tuttavia, appare tranquilla: “Se mi mettono in carcere, dovranno pur tirarmene fuori“. Il Commissario la fa entrare in una stanza e inizia l’interrogatorio. Jacomet non si presenta burbero e inquisitore, ma gentile ed amichevole».[3]

Tuttavia alla fine dell’interrogatorio cambia tono e impone a Bernadette di non tornare più alla grotta. Vedendo che la ragazza nella sua franchezza e semplicità risponde tranquillamente a tutte le sue domande e allo stesso tempo si mostra inamovibile dalla volontà di continuare ad andare a Massabielle, perde la pazienza, comincia a copiare su un foglio le parole dell’interrogatorio deformando le risposte della veggente che lo corregge in continuazione.

«Jacques Jacomet esce dalla stanza e si ritrova davanti a François Soubirous. Il Commissario ne approfitta, prende il foglio e legge: “Ecco che cosa mi ha detto piangendo: Papà e mamma sono dall’altra parte, bisogna che vietate loro di forzarmi ad andare alla grotta, ne sono stanca, non voglio più andarci“. Poi ordina che la ragazza non torni più alla grotta. Il padre di Bernadette replica: “Non chiedo di meglio che obbedirvi perché è vero che siamo stanchi di ricevere rimproveri su nostra foglia e di vedere la nostra casa invasa. Il vostro ordine mi aiuta“».[4]

Ecco dunque la verità sulla famosa “presunta ritrattazione” di Bernardette. Jacomet se l’era completamente inventata! E Laurentin ha ritrovato gli atti di quell’interrogatorio e ha dimostrato la falsità di questa ritrattazione: «Studiando le minute del verbale, mi sono reso conto con tutta evidenza che la ritrattazione non faceva in alcun modo parte dell’interrogatorio e che non aveva riscontro nelle parole della veggente».[5]

Non è più possibile continuare a sostenere simili menzogne per screditare Lourdes e Bernardette. Questa parentesi sulla falsa ritrattazione mi sembra necessaria e, in effetti, fa molto riflettere.

Il Commissario Jacomet e santa Bernardette si rivelano, a partire da questo interrogatorio, personalità diverse. Potremmo definirle un “campione antitetico dell’umanità” . Il Commissario di polizia risponde a tutti coloro che, per svariati motivi, piegano la realtà alla propria volontà, mettendo davanti a tutto le leggi della convenienza e dell’interesse. La verità anziché essere rispettata è violata, deve piegarsi alla loro “volontà di potenza”. La piccola Soubirous rappresenta, al contrario, tutti coloro che hanno promesso fedeltà incondizionata alla verità e sono disposti a passare attraverso lunghe e dolorose sofferenze pur di non tradirla mai.

La semplicità e schiettezza di Bernardette è quella di tutti coloro che credono, come dice san Paolo, che “la verità non è incatenata” (cfr. 2Tim 2, 9), è libera e rende liberi coloro che la seguono. La causa di tutte le malefiche ideologie da cui siamo invasi è da ricercarsi proprio in questa perversa volontà di cambiare la realtà per farla servire ai propri scopi ed interessi. Voglia invece santa Bernardette insegnare a tutti il primato della verità nella vita dell’uomo che è la radice della vera giustizia e della vera pace.

[1] op. cit., pp. 42-43.

[2] op. cit., pp. 44-45.

[3] op. cit., p. 45.

[4] op. cit., pp. 49-50.

[5] ivi.

Fonte

Estratto da: “LE APPRIZIONI DI LOURDES, “Mistero, apparizioni e messaggio”, Fra Pietro M Pedalino

Santa Giornata!