VII Incontro

7. LA PRATICA INTERIORE- PRIMA PARTE

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Questa meditazione è il cuore spirituale della Consacrazione.

– FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI PER MEZZO DI MARIA

– FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI CON MARIA

– FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI IN MARIA

– FARE TUTTE LE NOSTRE AZIONI PER MARIA

Questi atteggiamenti interiori sono esposti nelle opere di San Luigi, si ritrovano anche negli scritti di san Massimiliano e sono presenti in tutte le consacrazioni.

AGIRE PER MEZZO DI MARIA

Cosa significa e come si fa? Fare tutte le cose per Maria concerne l’INTENZIONE INTERIORE, significa imparare ad agire sempre, comunque, dovunque, qualunque cosa si faccia, si dica o si pensi in unione con le intenzioni e lo spirito di Maria.

Questo lo si fa fondamentalmente per due motivi:

  • IL VALORE DI UNA AZIONE DAVANTI A DIO DIPENDE SOPRATUTTO DALLE INTENZIONI CON CUI LA SI COMPIE, questa è una cosa importantissima. La purezza di intenzione consiste nel fare una cosa, solo per la gloria di Dio e la salvezza delle anime. Noi purtroppo siamo inquinati dalla colpa originale e dai nostri peccati personali pertanto trovandoci in questo stato è impossibile, anche ai santi, avere delle intenzioni pure bisognerebbe essere immacolati ma tali lo sono soltanto Dio, Gesù e la Vergine Maria. Pertanto come creatura agli occhi di Dio il valore delle nostre azioni è sempre modesto e quindi non certamente degno della Sua infinita maestà. Il merito – poste le condizioni di stare in grazia di Dio e di compiere una azione buona in sé o comunque indifferente – come le azioni comuni, il mangiar, il bere etc. – dipende dal grado di carità che ci si mette in quella azione. Io posso anche cucinare ma il grado di amore che metto in quella azione può essere grande o piccolo, quella azione sarà più meritoria di una predica bellissima fatta da un predicatore privo di amore di Dio, o addirittura, pieno di orgoglio e pieno di sé, di vana compiacenza per quello che sta dicendo o facendo. Questo concetto, può darci tanto fervore, perché qualunque cosa noi facciamo nella volontà di Dio, ad esempio il lavoro che facciamo ogni giorno quale nostro dovere (= VOLONTA’ DI DIO), se ci mettiamo una grande dose ed intensità di carità noi guadagneremo grandemente per il Regno dei Cieli. Sant’Alfonso de Liguori diceva che la PUREZZA D’ INTENZIONI è come una celeste alchimia che trasforma il grezzo delle nostre azioni materiali, che possono essere azioni semplici ed anche banali, come pulire la casa, far qualcosa anche di puro ordinario, in oro di puro amore. Tutto diventa oro, l’oro è prezioso. In forza di questa verità noi possiamo capire come sia importante abituarsi a fare ogni cosa per mezzo di Maria, facendo nostre le Sue sante intenzioni. La Madonna faceva ogni cosa, anche le azioni più ordinarie non solo in vista della maggior gloria di Dio ma della “maximam Dei gloriam” questa espressione piaceva molto a san Massimiliano Kolbe che diceva “dobbiamo fare tutto per la massima gloria di Dio”.
  • IL SECONDO MOTIVO PER CUI DOBBIAMO FARE TUTTO PER MARIA È CHE NOI NON SAPPIAMO DOVE È LA MASSIMA GLORIA DI DIO, IN CONCRETO, INVECE MARIA LO SA. In questo modo unendosi al Suo spirito ed alle Sue intenzioni e rinunciando al proprio con un atto di espropriazione che è già incluso nella Consacrazione ma va rinnovato di frequente, si consente alla Madonna di prendere possesso del proprio agire e di indirizzarlo, almeno alla maggiore gloria di Dio anche se essa rimane sconosciuta e ignota.

L’unione con lo spirito e le intenzioni di Maria realizza due effetti fondamentali per l’animo del consacrato: innanzi tutto la DIPENDENZA DA MARIA, con questo esercizio si impara gradualmente ad agire solo unitamente alle Sue intenzioni quasi che si abbia paura a non agire attraverso di Lei perché ci si rende conto di quanto sia facile sporcare il proprio agire perché le nostre intenzioni non sono pure. Ricordiamoci cosa disse Gesù sulle cose pure ed impure: “E’ ciò che esce dall’uomo che lo rende impuro non ciò che entra!” Quando dal cuore dell’uomo escono le cattive intenzioni, qualsiasi cosa si faccia diventa marcia.

Questa abitudine forma nel consacrato L’ABITO DELLA UBBIDIENZA perché apre il cuore e la mente allo spirito di Maria e consente di capire gradualmente i voleri di Maria che ella comunica in maniera misteriosa ma reale.

COME FARE IN PRATICA A VIVERE IN QUESTA DIMENSIONE SPIRITUALE?  QUALI ESERCIZI PRATICARE?

  • Prima di ogni azione bisogna rinunciare con un atto intenzionale al proprio spirito, alle proprie idee, alle proprie intenzioni e consegnarsi allo spirito di Maria per essere mossi e guidati secondo il suo volere, per agire secondo le Sue intenzioni; gradualmente si inizierà ad agire su impulso di Maria ossia in modo conforme ai suoi voleri e con la grazia che ella stessa ci comunica. Con questo esercizio quotidiano, paziente, perché non si può ottenere tutto d’un colpo, Maria diventa la causa, il motore spirituale della nostra vita e di tutte le nostre azioni, in un certo modo, il mezzo nobilissimo di cui noi ci serviamo per fare tutto. Nel corso del tempo la fedeltà a tutto ciò porterà il consacrato ad una grande docilità ai voleri della Madonna. Non pensiamo che sia tutto nostro sforzo, proprio il contrario, il nostro sforzo è richiesto da Dio, dobbiamo fare la nostra parte, ma poi il resto lo fa la grazia di Dio. Quando la Madonna vede questa generosità poi subentra una azione specialissima, è come se l’anima venisse plasmata in modo da diventare così docile ai voleri della Madonna ed anche in grado di percepire tali voleri. Questo non significa rinunciare alla direzione spirituale ma si instaura un canale preferenziale di comunicazione rispetto alle altre anime che questa consacrazione non la vivono.

AZIONI DA SANTIFICARE PER MEZZO DI MARIA

Proviamo a scendere ancora di più nel pratico, proviamo a vedere quali azioni dobbiamo compiere per mezzo di Maria. Le prime in ordine di importanza da imparare a santificare imparando ad unirsi allo spirito ed alle intenzioni della Vergine sono quelle che hanno Dio come oggetto, innanzi tutto i sacramenti, la preghiera, la SANTA MESSA CHE VA SANTIFICATA in ogni suo momento: l’ATTO PENITENZIALE, in cui ci si deve unire all’umiltà della Madonna per riconoscere il proprio nulla, il proprio peccato, annichilirsi di fronte alla maestà di Dio; il GLORIA preghiera di lode che chiaramente la Madonna con quale perfezione avrà elevato a lode dell’Altissimo; l’ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO, chiedendo alla Madonna che continui ad ascoltare in noi, che ci illumini con la Sua sapienza, che ci aiuti a custodire la parola di Dio per metterla in pratica, come Lei faceva;

l’OFFERTORIO unendosi a Maria quando Lei fece l’offerta a Dio nella Sua presentazione al tempio, quando offrì Suo Figlio in sacrificio al Padre, quando Lo portò per adempiere alla legge di Mosè; LA PREGHIERA EUCARISTICA; e soprattutto la CONSACRAZIONE in cui Le si chiede di unirci alle intenzioni che Ella aveva ai piedi della croce, di immolazione ed offerta per la salvezza del mondo; e infine LA SANTA COMUNIONE in cui Le si chiederà di unirci alle intenzioni che Ella aveva quando Gesù entrò in Lei alla’ Annunciazione, così come ora entra in chi si comunica.

CONFESSIONE si offrirà a Maria e si chiederà di essere partecipi del suo orrore verso i peccati per pentircene profondamente, si chiederà sempre di essere partecipi della Sua umiltà  per dire bene, con viva vergogna, tutti i nostri peccati senza giustificarli o minimizzarli. Si chiederà altresì di essere partecipi del Suo spirito di penitenza per adempiere con amore la penitenza sacramentale che ci viene imposta e praticare una robusta mortificazione per espiare le nostre colpe purificandosi dalle scorie del male ed eliminarne le conseguenze.

CI SI DEVE UNIRE A MARIA PRIMA DI FARE L’ESAME DI COSCIENZA che va fatto almeno una volta al giorno, prima di andare a dormire. Ogni cristiano deve fare l’esame di coscienza figuriamoci un consacrato che si impegna maggiormente nel cammino di santità.

Molto importante è l’UNIONE CON MARIA NELLA MEDITAZIONE DETTA ANCHE ORAZIONE MENTALE di cui diremo qualcosa prossimamente e chiederLe che sia Lei a farla in noi, innanzitutto unendoci al Suo intelletto per comprendere cosa Dio dice e vuole, poi con il Suo cuore per effonderLe gli effetti nel colloquio ed infine con la Sua volontà per formulare buoni, robusti e concreti propositi.

ADORAZIONE EUCARISTICA nella quale Ella è sempre presente per chiederLe di adorare Gesù attraverso di noi e di farcelo adorare per mezzo di Lei e, se vuole, di renderci partecipi della Sua fiamma viva di amore al cuore di Gesù eucaristico.

SANTO ROSARIO per chiederLe di aiutarci a: contemplare Lei e Gesù, i loro misteri attraverso i Suoi occhi ed il Suo Cuore; a mettere in fuga le distrazioni; ad innamorarci di ciò che contempliamo.

Oltre alle azioni sacre in sé stesse, si devono santificare unendosi a Maria, tutte le azioni che si compiono durante la giornata,

  • innanzi tutto gli ATTI DI VIRTU’ E I DOVERI INERENTI ALL’ESERCIZIO DEI DOVERI DI STATO che sia il lavoro, la scuola o che sia qualunque altra cosa inerente ai propri doveri affinché possano essere compiuti nel miglior modo possibile, con le migliori intenzioni possibili, poi le scelte e le decisioni importanti in cui vivere questa dimensione “per mezzo di Maria”,
  • le scelte e le decisioni decisive della vita, prima di un importante colloquio, incontro, prima di incominciare il colloquio con la direzione spirituale bisognerà imparare ad unirsi alle intenzioni ed allo spirito di Maria,
  • bisogna riuscire ad arrivare a non fare nulla, neppure le azioni indifferenti, lavarsi, passeggiare etc. senza essere uniti a Maria. Facciamo degli esempi pratici: perché mangio? Mangio per vivere, quanto è necessario, mangio anche cibi che non mi piacciono, anche cibi semplici oppure vivo per mangiare? Perché dormo? Per recuperare le forze e per meglio servire Dio ed il prossimo oppure dormo più del necessario dedicandomi alla vita comoda ed all’ozio? Per un consacrato devono essere assolutamente banditi l’ozio, le mollezze, la vita troppo comoda che non si addicono ad un consacrato di Maria che vuole battere la Sua via.

AGIRE CON MARIA – PRODUCE I MIGLIORI FRUTTI SPIRITUALI SE PRATICATA CON COSTANZA.

Cosa significa agire con Maria? Significa fare tutte le cose con Maria: qualunque cosa si faccia, imparare ad agire sempre e comunque, qualunque cosa si faccia, si dica, si pensi, prendendo Maria come modello. E come si fa? Bisogna porsi delle domande ben precise,

  • innanzi tutto chiediamoci prima di compiere un’azione se Maria compirebbe quella azione che voglio fare. Maria la compirebbe? Imparando a farsi spesso queste domande si eviterebbero facilmente molti peccati ed imperfezioni. Se infatti sto facendo qualcosa che Maria non sottoscriverebbe e scelgo di farla ugualmente, sto agendo senza di Lei, senza la Sua approvazione, dunque è un qualcosa che non mi fa crescere affatto nella grazia, nella santità nella vita di consacrazione, quindi sarebbe come un agire senza Maria o peggio contro Maria. Questa prima domanda è fondamentale e deve vederci impegnati nell’esame dell’azione che vogliamo compiere, prima, e successivamente nelle scelte pratiche. MAI AGIRE SENZA MARIA.
  • COSA FAREBBE MARIA AL MIO POSTO? Quando siamo in dubbio e se non sappiamo cosa decidere nelle piccole e nelle grandi scelte, il consacrato a Maria, che appartiene a Lei deve chiedere consiglio a sua Madre e deve sforzarsi, per quanto può, di agire come agirebbe la sua Regina e fare tutto ciò che a Lei è gradito.

Ecco alcune domande generali su cui riflettere:

1) Cosa faceva Maria del Suo tempo? In base a quali criteri generali orientava le Sue azioni? Cosa la muoveva ad agire?

2) Quali erano i motivi profondi del Suo agire? Chiedersi cosa farebbe Maria al posto mio in quella o questa determinata situazione che stiamo vivendo per decidere nel modo giusto.

  • Come farebbe Maria questa cosa? Sant’Alfonso insegna che non basta fare il bene ma occorre farlo bene; una cosa può essere necessaria, opportuna ma bisogna vedere come la si fa. Maria rivelò alla venerabile Maria d’Agreda che ella non faceva nulla senza chiedersi se ciò sarebbe stato gradito all’a Dio studiando il modo per dare a Lui la massima gloria possibile.

– COME PREGAVA MARIA?

– COME PARLAVA MARIA?

– COME MANGIAVA MARIA?

– COME SI VESTIVA MARIA?

La domanda deve essere incentrata sul “COME” deve essere svolta quella o quell’altra azione prendendo sempre a modello Maria Santissima.

  • COSA PREFERIREBBE MARIA CHE IO FACESSI?

Sappiamo che la vera libertà dei figli di Dio non consiste tra lo scegliere tra il bene o il male, è evidente, è troppo radicale la cosa, ma tra scegliere tra più beni possibili; quindi quando si tratta di scegliere tra bene e male, una coscienza formata anche in maniera non troppo sottile, già riesce a capire, dove è il bene e dove è il male ma quando si tratta di avere davanti più beni possibili e però bisogna sceglierne uno, la cosa si fa complicata.

Anche nell’ambito del bene c’è una scala gerarchica, una gradazione diciamo anche una vocazione, una chiamata da Dio a scegliere una cosa anziché un’altra. C’è il lecito e c’è il buono, c’è il buono e c’è il migliore, c’è il migliore e c’è l’ottimo; sempre nell’ambito del lecito può accadere che qualcosa non sia conveniente. Ad esempio: pur non essendoci niente di male in una cosa, per le circostanze potrebbe tuttavia scandalizzare qualcuno, oppure, altro esempio, una cosa potrebbe essere buona ma ce ne sono altre che possono essere  migliori, esistono poi le cose eccellenti superano le migliori e sono le ottime. Ora la tensione di una persona che si è consacrata a Maria è puntare non alla mediocrità, alla stentata sufficienza ma al meglio, con gradazione, piano piano, la mira del cuore deve essere al più eccelso, al più sublime, se non c’è questa aspirazione all’ottimo, c’è qualcosa che non funziona nella consacrazione. A questa aspirazione all’ottimo ci si arriva gradualmente, con mezzi diversi, con proporzioni diverse a seconda di persone, circostanze, mezzi, momenti, tempi, etc, questo si vedrà bene con il discernimento, con l’aiuto di un direttore spirituale e con la vita di preghiera. TENDERE ALL’OTTIMO QUESTO È INDISPENSABILE.

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Come si fa a sapere come agirebbe Maria? Bisogna conoscere Maria, la Sua vita e le Sue virtù; COME SI FA?

  • la continua formazione mariana,
  • la conoscenza delle principali apparizioni mariane, soprattutto quelle approvate dalla Chiesa,
  • la meditazione e la contemplazione di Maria e dei suoi misteri gaudiosi del rosario,
  • in particolare, la sincerità e l’obbedienza nella direzione spirituale,
  • la preghiera rivolta alla Madonna affinché ci illumini, la familiarità ed il dialogo intimo con Maria Santissima; questi sono i mezzi principali per poter sempre conoscere Maria e per essere in grado di rispondere sempre più e sempre meglio a quelle domande che ci facevamo all’inizio e che concretizzano il nostro vivere con Maria ogni giorno.

Come portare avanti questa formazione mariana continua? È necessario leggere il più possibile libri di autori approvati che parlino della Madonna e delle Sue grandezze.

OPERE SALIENTI PRINCIPALI SU MARIA SANTISSIMA

1) San Luigi Grignon de Montfort: il Trattato della vera devozione a Maria; il Segreto di Maria; Il Segreto meraviglioso del Santo Rosario;

2) Sant’ Alfonso Maria de Liguori: Le glorie di Maria;

3) San Tommaso da Kempis: L’Imitazione di Maria;

4) Maria d’Agreda; gli scritti mariani. Maria d’Agreda ha ricevuto le rivelazioni della vita interiore di Maria e di Gesù;

5) Maria Valtorta, gli scritti mariani;

6) Giuseppe Schrivers: La Madre mia;

7) Padre Emilio Neuber: Il mio ideale Gesù Figlio di Maria;

8) Padre Severino Ragazzini: Maria vita dell’anima; questo libro ci fa vedere come la Madonna guida nel processo ascetico le anime che si sono consacrate a Lei;

9) San Bernardo da Chiaravalle: tutte le omelie sulla Madonna;

10) San Massimiliano Kolbe: tutti i suoi scritti mariani che costituiscono la sintesi del pensiero mariano;

11) Padre Stefano Manelli: opere sulla Madonna e sulla consacrazione;

12) Il Settimanale di Padre Pio, la buona stampa cattolica.

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SGUARDO PRATICO SULLA VITA PRATICA DI MARIA

1) San Luigi enuncia le dieci virtù della Madonna;

2) la mariologia viva di Maria D’Agreda: la Mistica città di Dio è on line sul sito rosario online.altervista ove si possono trovare tutti gli otto libri. Segnalo che i libri di Maria Valtorta e di Maria d’Agreda ci fanno vedere le virtù della Madonna in azione;

3) la vita dei santi mariani e la loro vita sono fonte d’ispirazione. I cristiani devono conoscere la vita dei santi a maggior ragione le persone che si dedicano a Maria con la consacrazione. Conoscere la vita dei santi significa conoscere la dottrina e la vita di fede messa in pratica: è una formazione indispensabile;

– padre Stefano Manelli e don Nello Castello hanno scritto un libro sull’ aspetto mariano di padre Pio;

5) Maria nelle Sacre Scritture, utilissimi sono i libri di don Dolindo Ruotolo questi ha realizzato dei commenti sublimi ai quattro Vangeli ed ai libri della Bibbia, vi segnalo i commenti ai seguenti libri: Ester; Giuditta; Apocalisse (in particolare cap. 12);

6) padre Serafino Tognetti monaco di formazione mariana, ha un proprio canale You Tube.

Occorre leggere sempre anche poco ogni giorno ma essere costanti nella lettura per poter avere un aggancio alla formazione mariana continua. La Madonna apprezza tanto questi sforzi. Una formazione cattolica di base significa conoscere il catechismo della Chiesa, ottimo è il Catechismo di San Pio X in quelle formulazioni essenziali si trova tutta la storia sacra.

FIORETTO:

– Durante la giornata porsi le seguenti domande: Maria farebbe quello che sto per fare?

– Come lo farebbe?